Sparatoria alle porte di Milano, grave un uomo di 35 anni
Un uomo di 35 anni è stato ferito da un colpo di arma da fuoco in via San Clemente a Cerro Maggiore (hinterland nord-ovest di Milano, alle porte di Legnano) nella mattinata di martedì 7 giugno. Una zona nota per essere territorio di spaccio, vicino ai boschi della provinciale che collega Rescaldina a Uboldo (Varese). A lanciare l'allarme un passante che, intorno alle 10, ha notato l'uomo agonizzante a terra con una ferita profonda al polpaccio. Allertati immediatamente i soccorsi, è stato poi trasportato in codice rosso all'ospedale di Varese. Nel frattempo la strada è stata chiusa al traffico, per dare modo alla scientifica di poter effettuare tutti i rilievi del caso. Si indaga sulla vicenda: l'ipotesi più accreditata è quella di un regolamento di conti legati al mondo dello spaccio.
Il bosco della droga
Omicidi, aggressioni, sparatorie. É una guerra ormai quella che si svolge ogni giorno nei boschi intorno a Rescaldina, area completamente in mano agli spacciatori locali. Gli ultimi fatti in ordine di tempo. Sabato 2 aprile un ragazzo di 24 anni, Bouda Ouadia, era stato ucciso nel bosco del Rugareto (tra Rescalda e Gerenzano), probabilmente per la vendetta di un rivale: è stato freddato con un colpo secco alla testa, mentre tentava la fuga nel bosco. Esattamente un mese dopo, il 7 maggio, sulla strada per Malpensa (a Vanzaghello) era stato ritrovato poi un altro cadavere. Stavolta martoriato: Lividi, segni di pestaggi e torture avevano addirittura impedito un primo riconoscimento del corpo. A riconoscerlo era stato il padre, arrivato dal Marocco per mettersi sulle tracce di quel figlio che da troppo tempo non dava più notizie a casa, dai brandelli dei tatuaggi sulla pelle.