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Spacciavano droga e vendevano armi da guerra in tutta la Lombardia, arrestate 30 persone

In trenta sono stati arrestati con l’accusa di spaccio di droga e traffico di armi da guerra. Avevano costituito una rete di vendita in tutta la Lombardia con altri criminali.
A cura di Enrico Spaccini
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Parte del materiale sequestrato (foto da carabinieri di Milano)
Parte del materiale sequestrato (foto da carabinieri di Milano)

Avevano costituito una rete di spaccio di droga e di traffico di armi che si diramava in tutta la regione lombarda, oltre che nella provincia di Milano. Trenta persone (29 italiani e uno straniero, di età compresa tra i 33 e i 70 anni) sono state arrestate nella mattinata del 17 maggio con l'accusa di traffico e illecita detenzione di armi da guerra e comuni, detenzione e traffico di stupefacenti, rapina, estorsione, furto, ricettazione e riciclaggio. La custodia cautelare è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari di Monza.

Il gruppo italiano smantellato

Le indagini sono state avviate nel 2017 e sono state condotte dai carabinieri di Sesto San Giovanni, nella periferia nord-est di Milano, e di Cologno Monzese, coordinate dalla Procura di Monza. Si tratterebbe di un gruppo italiano che, sparse per la Lombardia, riforniva altri criminali in tutta la regione. Un sodalizio composto in tutto da 63 persone: i 30 arrestati più gli altri 33 deferite in stato di libertà. Quello che riuscivano a ottenere da furti, rapine ed estorsioni lo investivano nell'acquisto di armi clandestine e nell'importazione di altri stupefacenti che poi commerciavano in Lombardia. Degli arrestati, in 11 sono stati colti in flagranza. Sono stati poi sottoposti a sequestro 58 chili tra hashish e cocaina, una mitragliatrice Skorpion, quattro pistole, un silenziatore e 440mila euro in contanti.

La stanza del ragazzo di Monza

Pochi giorni fa, la polizia ha trovato sei panetti di hashish nella stanza di un 19enne di Monza, insieme a un migliaio di banconote contraffatte e 3mila euro in contanti. Il ragazzo, disoccupato, aveva nascosto anche un paio di riproduzioni di pistole semiautomatiche, una mazza da baseball e un bastone telescopico in metallo. Aveva, poi, anche un kit per lo spaccio completo di bilancini elettronici e una macchina per il confezionamento sottovuoto. È stato un normale controllo su strada a incastrarlo. Un vigile ha fermato la sua Opel Corsa in pieno centro a Monza e si è insospettito della sua impazienza nel ripartire. Ha deciso, quindi, prima di ispezionare la vettura, e poi di perquisire la sua abitazione. I panetti di hashish trovati nella sua camera pesavano in tutto 600 grammi. Ognuno di essi era contrassegnato con un'etichetta differente, tra cui il logo di Gucci. Ora, il 19enne dovrà rispondere di detenzione di sostanza stupefacente e possesso di banconote false.

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