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Slot accese fuori orario a Milano, la consigliera De Marchi: “Chiederò perché i controlli non hanno funzionato”

Dopo la pubblicazione del servizio di Fanpage.it sulle slot machine di una sala bingo di Milano accese fuori dagli orari consentiti dall’Ordinanza n.63/2014 del Comune, abbiamo sentito la consigliera comunale del PD Diana De Marchi per farci spiegare quali provvedimenti saranno messi in campo per contrastare la dipendenza da gioco d’azzardo.
A cura di Beatrice Barra
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Fanpage.it è entrato con le camere nascoste all’interno di una sala bingo di Milano dopo le 23. A quest’ora le slot machine e le video lottery terminal dovrebbero essere spente secondo l'ordinanza n.63/2014 del Comune di Milano – e la sua modifica e integrazione del 23/10/2014 –, che mira a tutelare i soggetti inclini alla dipendenza da gioco d’azzardo. La realtà che abbiamo visto una volta entrati, però, è ben diversa.

Dopo la pubblicazione Fanpage.it ha contattato la Consigliera Comunale del Partito Democratico Diana Alessandra De Marchi, che presiede la commissione pari opportunità e diritti civili e fa parte anche della commissione "Politiche sociali e per la Salute Volontariato".

Diana Alessandra De Marchi, Consigliera Comunale PD di Milano
Diana Alessandra De Marchi, Consigliera Comunale PD di Milano

Dopo aver visto le immagini girate da Fanpage.it all'interno della sala slot aperta fuori dagli orari consentiti, "Provo una grande sofferenza per i rischi che corrono queste persone di finire in un vortice pericoloso e doloroso. Il primo pensiero è non lasciamoli soli e sole", spiega De Marchi.

La Consigliera Comunale garantisce che si muoverà su tre fronti per affrontare il problema. Da un lato "Segnalerò e chiederò informazioni alla polizia locale, mi attiverò per capire come mai non ha funzionato il controllo del rispetto degli orari". Dall'altro, l'obiettivo è quello di accertarsi che vengano rinnovati "i servizi per chi chiede aiuto e vuole smettere di giocare" nella convinzione che "vada ampliata la possibilità di trovare sportelli diffusi sul territorio o indicazioni in luoghi informali su come chiedere aiuto". 

Un altro aspetto fondamentale per affrontare il gioco d'azzardo patologico in Italia, fisico e online, secondo De Marchi, è "tanto lavoro di sensibilizzazione e formazione in tutti i luoghi di aggregazione", senza trascurare il gender gap che esiste anche nel campo delle dipendenze, sia per quanto riguarda le dinamiche sociali che le possono innescare, sia nella difficoltà di chiedere aiuto . È necessario "uno specifico sguardo di genere non ancora abbastanza riconosciuto".

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