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Scuola chiusa per Ramadan a Pioltello, il Mim: “Irregolare, il preside valuti di annullare”

Il provveditorato della Lombardia ha invitato il preside dell’istituto Iqbal Masish di Pioltello, che ha disposto un giorno di chiusura per il Ramadan, a fare un passo indietro. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito: “Valuti la possibilità dell’annullamento”
A cura di Francesca Del Boca
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L'istituto comprensivo Iqbal Masih di Pioltello (Milano)
L'istituto comprensivo Iqbal Masih di Pioltello (Milano)

Rischia il dietrofront la tanto discussa iniziativa del dirigente scolastico Alessandro Fanfoni, preside dell'istituto comprensivo Iqbal Masish di Pioltello (Milano), che ha recentemente disposto un giorno di chiusura per il Ramadan in occasione delle festività pasquali.

Dopo le aspre critiche della Lega (Matteo Salvini e Silvia Sardone in testa) e il plauso del clero ambrosiano, arriva infatti una delibera del provveditorato in Lombardia a segnare una possibile svolta nella vicenda. Intervento richiesto dal ministro Valditara in persona ("le scuole non possono indire nuove festività, chiederò verifiche", le sue parole).

"In relazione al caso dell'Istituto Iqbal Masih di Pioltello, che ha deciso di sospendere l'attività didattica il 10 aprile", si legge così nella nota firmata dal Ministero dell'Istruzione e del Merito, "sulla base delle risultanze dell'accertamento ispettivo disposto dall'USR per la Lombardia, sono state evidenziate irregolarità della delibera assunta dal consiglio d'istituto”.

Irregolarità che però, al momento, non sarebbero ancora chiare. Ma non solo. "Il direttore generale dello stesso ufficio ha pertanto invitato il dirigente scolastico, nella sua qualità di garante della legittimità dell’azione amministrativa della scuola, a valutare la disapplicazione della delibera e la possibilità dell’annullamento in autotutela da parte dello stesso consiglio d’istituto, al fine di assicurare il rispetto delle disposizioni in materia.

E adesso? È tutto nelle mani del preside Fanfoni. Che mai, finora, ha ceduto di un millimetro davanti alle critiche piovute dai palazzi di governo. "Spero che questa decisione non venga politicizzata", aveva addirittura dichiarato al tempo. "Il 43 per cento dei nostri studenti è di fede islamica, negli anni scorsi l'ultimo giorno di Ramadan venivano a scuola in tre o quattro. Questa  è la nostra utenza, non possiamo chiudere gli occhi".

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