Scontri al corteo pro Gaza a Brescia, perquisizioni all’alba e una decina di indagati: cos’è successo

Lo scorso 22 settembre 2025 decina di migliaia di persone sono scese in piazza per manifestare contro il genocidio che Israele sta perpetrando a Gaza e ai danni del popolo palestinese. In alcune città, il corteo è culminato in scontri tra i manifestanti e le forze dell'ordine. È successo per esempio a Milano e anche a Brescia. Nella mattinata di oggi, domenica 28 settembre, sono state effettuate perquisizioni nei confronti di alcune persone che avrebbero partecipato al corteo a Brescia. Le forze dell'ordine sono entrate all'alba a casa di soggetti accusati di aver partecipato agli scontri.
A Brescia gli scontri sono avvenuti poco dopo le 20 del 22 settembre. Alcuni manifestanti avrebbero protestato contro i poliziotti in tenuta antisommossa che non permettevano loro il passaggio. Alcune persone hanno provato a sfondare il cordone. In risposta, gli agenti hanno cercato di allontanare i manifestanti lanciando lacrimogeni. Qualcuno ha lanciato bottiglie di vetro, pietre, sanpietrini ed è volato anche un cestino.
Durante gli scontri, la polizia ha utilizzato anche i manganelli. In totale nove persone sono rimaste ferite: cinque manifestanti (uno è minorenne) e quattro agenti di polizia. Nessuno, fortunatamente, in modo grave.
In totale sono dieci le persone, che sarebbero legate al mondo antagonista di Brescia, identificate dagli agenti della Digos e indagate dalla Procura di Brescia. Tutti sono accusati di lesioni, resistenza e altri reati che sarebbero sempre legati alla tutela dell'ordine pubblico. Per loro, il Questore di Brescia ha previsto altri provvedimenti come il Daspo o il foglio di via. A differenza del capoluogo meneghino, in questo caso non ci sono minorenni coinvolti.