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San Siro: il Comitato “Sì Meazza” presenta ricorso al Tar sul nuovo stadio

Il Comitato Sì Meazza e il Coordinamento San Siro hanno dato mandato agli avvocati per procedere con un ricorso al Tar contro la delibera di giunta con cui è stato dichiarato l’interesse pubblico di Inter e Milan per il nuovo stadio.
A cura di Simona Buscaglia
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Il Comitato Coordinamento San Siro e il Comitato Sì Meazza hanno dato mandato agli avvocati per procedere con un ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale) contro la delibera della Giunta Comunale del 5 novembre 2021 con cui è stato dichiarato l'interesse pubblico del progetto presentato da Inter e Milan per il nuovo stadio. Il ricorso, come si legge nella nota pubblicata, dovrà essere depositato entro il 4 gennaio, motivo per cui tutti gli aderenti al comitato sono stati invitati a firmarlo visto che le adesioni dovranno essere autenticate dal legale. Chi vorrà potrà farlo in una delle sedi del comitato o, previa comunicazione, presso lo studio dell'avvocato Veronica Dini.

Organizzate anche raccolte fondi su piattaforme ed eventi

Dal Comitato fanno poi sapere che "verranno organizzate raccolte fondi sia attraverso piattaforme, sia attraverso eventi appositamente organizzati" per sostenere le spese legali di questo ricorso. "Questa è una delle molte azioni in campo nella direzione di tutelare lo stadio Meazza, che può essere ammodernato, evitando di costruire un altro impianto e altri edifici imponenti sopra un'area verde, che potrebbe invece essere messa a disposizione della cittadinanza. Così come potrebbe essere riqualificata l'area circostante con servizi non così impattanti" hanno aggiunto. Tra i progetti alternativi a quelli dell'abbattimento dello stadio, Gabriella Bruschi del Comitato Sì Meazza aveva citato in un'intervista a Fanpage.it quello dell'architetto Nicola Magistretti che prevede di "sfilare il terzo anello e in quello spazio creare una galleria a vetri panoramica dove ci saranno diversi servizi che sarebbero un ritorno economico come negozi e ristoranti e palestre, si liberano volumetrie pazzesche. Non sarebbero nemmeno necessario levare tutti i posti, togliendo tutte le tribune, se ne potrebbero lasciare alcune".

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