Rubano 60mila euro di profumi a Cremona: arrestati 4 ladri “professionisti” con basi in Austria e Germania

Sono stati arrestati gli autori della rapina commessa la notte dello scorso 21 novembre ai danni di una profumeria di piazza Roma, nel centro storico di Cremona. Si tratta di una banda composta da quattro persone che, stando a quanto ricostruito dagli investigatori della Questura, sarebbero "professionisti organizzati" che il 27 novembre avrebbero messo a segno un altro colpo simile a Trieste. La banda è stata tradita dall'auto usata per la fuga, ovvero un'Audi a cui avevano cambiato le targhe.
Il colpo a Cremona e le targhe rubate
Intorno alle 1:30 del 21 novembre, la banda aveva forzato la porta d'ingresso della profumeria di Cremona e, in meno di tre minuti, avevano rubato prodotti dal valore complessivo pari a circa 60mila euro. I quattro erano poi fuggiti a bordo di un'Audi A6 che montava targhe risultate rubate. Gli agenti della Questura, coordinati dalla Procura, hanno eseguito un primo sopralluogo e acquisito le immagini registrate dal circuito di videosorveglianza e dalle telecamere della Ztl.
Proprio grazie a quei video, gli investigatori hanno potuto ricostruire la dinamica della rapina e il percorso fatto dalla banda prima e dopo il colpo. I quattro erano arrivati in città a bordo della stessa Audi, ma con ancora le targhe vere. Poco prima della rapina, avevano rubato un paio di targhe e le avevano sostituite alla vettura. Attraverso quei dati, i poliziotti sono riusciti a ricostruire i vari spostamenti della banda, arrivata a Parma dove alloggiavano in un Bed and breakfast.
La banda di "professionisti" e i possibili legami all'estero
Si tratta di quattro uomini di origine romena con precedenti penali specifici e già condannati per associazione a delinquere per una serie di furti commessi in Italia e in altri Paese europei. Lo stesso gruppo sarebbe responsabile della rapina a una boutique di borse di lusso avvenuta il 27 novembre a Trieste.
I quattro sono stati, quindi, tratti in arresto con le accuse di furto aggravato in concorso e ricettazione. Le indagini, però, proseguono. L'ipotesi, infatti, è che possano far parte di un cartello criminale più ampio, con basi e legami tra Austria e Germania. Il fatto che avessero piazzato la refurtiva di Cremona nel giro di poche ore, fa sospettare che possano godere di canali di smistamento e ricettazione particolarmente rapidi. Intanto, il questore ha emesso nel loro confronti la misura cautelare del divieto di reingresso in Italia per quattro anni.