Ruba mille euro a due persone che hanno appena prelevato al Bancomat: 39enne condannato a 4 anni

Un 39enne è stato condannato in primo grado, con rito abbreviato, a 4 anni e 2 mesi di reclusione per due rapine che avrebbe commesso nel giro di pochi giorni nell'aprile dello scorso anno a Lambrugo (in provincia di Como). In entrambe le occasioni, l'uomo avrebbe sorpreso la propria vittima armato di coltello e con il volto coperto da un cappuccio e uno scaldacollo, avvicinandosi appena dopo che la vittima aveva prelevato denaro allo sportello Bancomat della Banca Intesa Sanpaolo. In tutto, era riuscito ad accumulare quasi mille euro. Il 39enne, però, sarebbe stato tradito da un tatuaggio e da un particolare paio di scarpe.
Stando a quanto ricostruito dalle indagini condotte dai carabinieri di Lurago d’Erba e coordinate dal pubblico ministero Michele Pecoraro, il primo colpo era andato in scena il 4 aprile del 2024. Come riportato da La Provincia di Como, un 79enne di Inverigo aveva appena prelevato 500 euro dal Bancomat di Lambrugo quando, all'improvviso, era stato avvicinato da un uomo con il volto coperto da cappuccio e scaldacollo. Minacciandolo con un coltello, quello sconosciuto era riuscito a farsi consegnare i soldi prelevati e il denaro che l'anziano aveva già con sé, intascandosi una somma totale di circa 550 euro.
Il secondo colpo, invece, risale al 20 aprile dello stesso anno e davanti al medesimo sportello automatico di Lambrugo. In questa occasione, a venire rapinato era stato un uomo di Barzago (Lecco) che, anche lui dietro minacce, ha dovuto consegnare al suo aggressore i 350 euro che aveva appena preso.
Raccogliendo le testimonianze dei rapinati e analizzando i filmati registrati dall'impianto di sorveglianza della banca, i carabinieri hanno potuto individuare alcuni elementi che si sarebbero potuti rivelare utili all'identificazione del sospettato. Tra questi, un tatuaggio che il rapinatore aveva sull'avambraccio destro e un particolare paio di scarpe. Con questi elementi, gli investigatori hanno potuto riconoscere quell'uomo in un'altra registrazione, dove appariva a volto scoperto, arrivando così alla sua identificazione.
Si tratta di un 39enne residente a Caslino d’Erba. Una volta arrestato, l'uomo è comparso davanti al giudice Walter Lietti del Tribunale di Como per il processo con rito abbreviato. Al termine dell'udienza, è stato condannato a una pena pari a 4 anni e 2 mesi di reclusione.