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Ruba la bicicletta elettrica al parroco, lo inseguono anche i fedeli: 24enne arrestato

Un 24enne è stato arrestato per aver provato a rubare la bicicletta del parroco di Cassano Magnago (Varese). Il ragazzo è stato fermato dopo che i carabinieri e alcuni fedeli lo hanno rincorso per la città.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Un 24enne ha provato a rubare la bici elettrica del sacerdote di Cassano Magnago (in provincia di Varese), ma è stato rincorso per la città dai fedeli e dai carabinieri. Alla fine, il ragazzo è stato fermato e arrestato. Conosciuto per il suo passato travagliato, ora il 24enne ha l'obbligo di presentarsi ogni giorno in caserma fino a gennaio, quando dovrà tornare davanti al giudice.

Il tentato furto della bici elettrica del parroco

Il furto è avvenuto nel primo pomeriggio di venerdì 20 ottobre. Come raccontato da La Prealpina, una suora stava entrando in parrocchia, superando il cancello automatico. Approfittando di quell'apertura, il 24enne è corso nel cortile, ha afferrato la bici elettrica di don Andrea Ferrarotti, che vale circa 1.500 euro, ed è fuggito.

Il parroco ha visto la scena attraverso le telecamere di sorveglianza e ha telefonato al comandante dei carabinieri quando il 24enne si stava dirigendo verso via Moro. Gridando: "Fermati, o chiamo i carabinieri", il sacerdote ha attirato l'attenzione di tre concittadini che si sono uniti all'inseguimento del ladro.

Il processo e la storia del 24enne

Ieri mattina, sabato 21 ottobre, il 24enne è stato sottoposto al processo per direttissima davanti al giudice Marco Montanari. In aula ha dichiarato: "L'ho fatto perché sono scemo, in quel momento non ci ho pensato". L'arresto è stato, quindi, convalidato ed è stata disposta per il ragazzo la misura cautelare dell'obbligo di presentazione quotidiana in caserma.

Il 24enne era già noto alla comunità di Cassano per il suo passato a dir poco travagliato. I primi guai con la giustizia sono iniziati nel 2016, quando il commissariato di Gallarate lo ha denunciato per spaccio. L'anno dopo lo hanno denunciato i carabinieri di Stresa, per furto. Reato che avrebbe commesso di nuovo a Tradate nel 2019, mentre nel 2020 avrebbe messo a segno una truffa nel Trevigiano.

Poi, però, era riuscito a trovare un lavoro come operaio. Impiego che ha dovuto abbandonare a gennaio 2021, quando si è infortunato perdendo tre dita della mano destra.

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