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Ruba 2mila euro a un’anziana, poi la spinge dal balcone: confermati 18 anni di carcere per la badante

Confermata la condanna a 18 anni per Krystyna Mykhalchuk, colf ucraina 28enne accusata di aver ucciso Rosanna Aber a Bergamo, spingendola da una finestra al terzo piano di un palazzo.
A cura di Giulia Ghirardi
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Krystyna Mykhalchuk, la colf di 28 anni a processo per omicidio volontario aggravato
Krystyna Mykhalchuk, la colf di 28 anni a processo per omicidio volontario aggravato

È stata confermata la condanna a 18 anni di reclusione per Krystyna Mykhalchuk, la colf ucraina di 28 anni a processo per l'omicidio volontario aggravato di Rosanna Aber, pensionata di 77 anni, il cui corpo precipitò dalla finestra del terzo piano di un condominio il 22 aprile 2022 a Colognola, in provincia di Bergamo. La decisione è stata presa oggi, mercoledì 26 novembre, dalla Corte d’Assise d’Appello di Brescia al termine di due ore e mezza di camera di consiglio.

Cos'è successo in aula

La donna doveva rispondere anche di furto e utilizzo indebito di carte di credito, perché – come da lei stessa ammesso – aveva utilizzato il bancomat dell'anziana, a insaputa di quest'ultima, per effettuare tre prelievi per un totale di 2mila euro. Proprio per questo, secondo l'accusa, la colf avrebbe ucciso la vittima, nel corso di una lite scoppiata dopo che Aber le aveva rinfacciato l'ammanco di denaro.

Durante il processo, la difesa della 28enne ha sempre sostenuto l’estraneità della sua assistita alla morte della 77enne. Secondo gli avvocati, la caduta sarebbe stata "accidentale": la pensionata, mentre controllava la pulizia della finestra dalla quale era caduta, si sarebbe arrampicata sul davanzale, perdendo l’equilibrio. Tuttavia, le ricostruzioni della Procura e le testimonianze raccolte durante le indagini hanno portato la Corte a considerare la colf responsabile di un omicidio volontario aggravato, ritenendo che il gesto fosse scaturito dalla lite legata ai prelievi non autorizzati.

Oggi la Corte d’Assise d’Appello ha, dunque, confermato la sentenza di primo grado, respingendo le richieste della difesa di derubricare l’accaduto a morte accidentale. La decisione ha evidenziato come, secondo i giudici, la condotta di Mykhalchuk sia stata volontaria e finalizzata a evitare la scoperta del furto. A margine dell'udienza, i legali della 28enne hanno annunciato l’intenzione di presentare appello in Cassazione. Dall’altra parte, i familiari della vittima,  parti civili nel processo, si son detti soddisfatti perché "andava fatta giustizia per la mamma".

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