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Rosate, sull’auto di una famiglia di origine ebraica appare la scritta “Forza Hitler”

Sull’auto di una famiglia di origini ebraiche residente a Rosate, in provincia di Milano, è apparsa la scritta “Forza Hitler”. La proprietaria della vettura ha sporto denuncia contro ignoti. Dal sindaco Daniele Del Ben solidarietà nei confronti della famiglia e un avviso ai responsabili: “Ricordo che Rosate si vanta di avere tra i propri cittadini onorari la Senatrice Liliana Segre; qui non c’è spazio per sentimenti xenofobi e antisemiti”.
A cura di Francesco Loiacono
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La scritta "Forza Hitler", realizzata con un pennarello nero, è apparsa sulla carrozzeria di un'auto parcheggiata in una via privata di Rosate, comune in provincia di Milano. A denunciare l'episodio, con tanto di foto e post su Facebook, è stato il sindaco Daniele Del Ben: "A prima vista poteva sembrare il gesto dei soliti imbecilli – ha commentato il primo cittadino – E invece no, perché l'auto sulla quale è stato scritto ‘Forza Hitler' è di proprietà di una famiglia di origine ebraica residente a Rosate da ventitré anni".

La destinataria della scritta: L'autore deve studiare e imparare la storia

Non si tratterebbe dunque di un gesto casuale, anche perché nessun'altra vettura parcheggiata è stata imbrattata. Chi ha realizzato la scritta evidentemente sapeva che l'auto in questione, una Fiat Panda, apparteneva alla famiglia rosatese di origini ebraiche, che finora non era mai stata oggetto di atti come quello scoperto lo scorso sabato. La proprietaria dell'auto è un'insegnante in una scuola elementare di Milano: dopo aver visto la scritta, come riferito dal quotidiano "Il Giorno", ha avvisato subito il sindaco e la polizia locale e si è recata dai carabinieri per sporgere denuncia contro ignoti. All'autore della scritta la donna direbbe una sola cosa: "Che deve studiare e deve imparare la Storia".

Il sindaco Del Ben ha invece voluto ricordare ai responsabili del vile gesto che Rosate si vanta di avere tra i propri cittadini onorari la senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz e testimone degli orrori della Shoah: "Qui non c'è spazio per sentimenti xenofobi e antisemiti", ha scritto il primo cittadino, che ha poi espresso solidarietà alla famiglia coinvolta: "La comunità rosatese ribadisce la propria opposizione a qualsiasi forma di intolleranza e di discriminazione di tipo razziale".

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