15.259 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Ristoratore allega la bolletta della luce al menù: “La pizza a 10 euro? O passo per ladro o chiudo”

Alberto Rovati, titolare della pizzeria Funky Gallo a Casalmaggiore, in provincia di Cremona, ha esposto la bolletta della luce accanto al menù per spiegare ai suoi clienti l’aumento dei prezzi.
15.259 CONDIVISIONI
La bolletta esposta alla pizzeria Funky Gallo
La bolletta esposta alla pizzeria Funky Gallo

Da clienti, e amanti della pizza, gridiamo spesso allo scandalo o, meglio, al furto, se ci ritroviamo a pagare 10 euro per una pizza. Soprattutto se quella cifra è richiesta per una "banale" margherita. Ma i ristoratori, che conoscono tutti i costi che ci sono dietro a una pizza, quel prezzo assume un altro valore. Per questo Alberto Rovati, titolare della pizzeria Funky Gallo a Casalmaggiore, in provincia di Cremona, ha deciso di mostrare i suoi costi a tutti i suoi clienti.

Esposta in pizzeria la bolletta della luce

Da qualche giorno sulla vetrina della sua pizzeria, Alberto Rovati ha esposto, accanto al menù, la bolletta della luce che deve pagare per il locale. Quattromila (4.058,09 per la precisione) euro soltanto per il mese di luglio. E questo è, ovviamente, soltanto il costo dell'energie elettrica.

Eppure la pizzeria Funky Gallo, sita precisamente nella piccola frazione di Roncadello, è famosa per il buon rapporto fra la qualità delle sue pizze e il prezzo con cui queste sono proposte alla clientela, a leggere le recensioni online.

O, almeno, così era fino a prima del rincaro dei prezzi di qualsiasi bene, anche quelli alimentari, del caro energia e di tutti gli altri costi di gestione di un'attività commerciale.

"O passo per ladro o chiudo"

"Non l’ho certo fatto per spaventare i clienti, – racconta al Corriere della sera il titolare della pizzeria – ma per essere molto trasparente. E per lanciare una forte protesta: così non si va avanti. E ho esposto la bolletta della luce perché è la più eclatante. Poi ci sono gas e tutte le forniture essenziali. E soprattutto ci sono le materie prime".

"Se io oggi mettessi una margherita a 8-9 euro, probabilmente pareggerei tutte le spese. Da lì la prospettiva di farla pagare 10 euro. Ma meglio mettere la pizza margherita a 10 euro e passare da ladro, oppure chiudere l’attività?", si domanda Rovati, che aggiunge: "Se non altro credo di essere stato onesto e trasparente coi miei clienti".

15.259 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views