Risarcimento da oltre 200mila per i residenti di Milano per i danni da decibel: il Comune annuncia il ricorso

Nei giorni scorsi era stata data notizia che il tribunale amministrativo regionale della Lombardia aveva condannato il Comune di Milano a risarcire i residenti del quartiere Lazzaretto, circa 34 persone riunite in un omonimo comitato, con oltre duecentomila euro (nella cifra sono comprese le spese legali) per i danni da decibel. Il sindaco Giuseppe Sala ha annunciato che Palazzo Marino presenterà ricorso contro tale decisione. E lo ha fatto sostenendo che è "difficile che il Comune paghi le conseguenze di tutto".
Come aveva spiegato Fanpage.it precedentemente, il tribunale civile aveva ritenuto che il Comune fosse responsabile dei rumori in strada e, per questo motivo, aveva riconosciuto 4.700 euro di risarcimento per ognuno dei residenti che aveva fatto causa contro Palazzo Marino. I cittadini avevano denunciato l'Istituzione sostenendo che fosse responsabile dei danni alla salute, che sono stati provocati dall'esposizione a fonti di rumore superiore alla soglia di tollerabilità. Un'esposizione che è durata bene nove anni. E a sostenere questa tesi, ci sono alcune perizie che mostrano come, con le finestre aperte, i rumori superano i 32 decibel. Con le finestre chiuse, superano i 22 decibel. E anche se alle 2 di notte iniziano a scemare, in ogni caso sono un elemento disturbante. Da qui, la condanna.
Il primo cittadino ha però affermato di non condividere, ovviamente, la decisione e ha etichettato la sentenza come "preoccupante". Ha poi aggiunto: "Io capisco i cittadini, li capisco tantissimo, ma d’altro canto per noi non è semplice fare rispettare i comportamenti". Ha poi sottolineato che il Comune si muoverà a livello di Anci: "La vita notturna in tante città è diventata negli anni un elemento quasi caratterizzante, però che si paghi noi le conseguenze di tutto è una conseguenza che ci mette in difficoltà".