Ricoverata per una frattura al femore, anziana muore in ospedale: l’Asst deve pagare 222mila euro di risarcimento

Un'anziana di 85 anni ha perso la vita dopo essere stata ricoverata in ospedale per essere sottoposta a un intervento per la frattura di un femore. Il tribunale di Monza ha condannato l'allora Asst (Azienda socio-sanitaria territoriale) a pagare un danno di 13mila euro e 222mila euro di risarcimento per la "perdita anticipata del rapporto parentale" a figli e nipoti.
La vicenda
È il 2 maggio 2018 quando l'anziana viene portata al pronto soccorso dell'ospedale di Monza dopo essere caduta in casa il giorno precedente. Lì, le viene diagnosticata una frattura scomposta del femore destro e, stando agli esami, viene segnalata un'iperpotassiemia con una lieve insufficienza renale. La donna viene quindi ricoverata nel reparto di Ortopedia del San Gerardo di Monza per essere sottoposta a un intervento chirurgico per il quale, nonostante i risultati degli esami, viene valutata "idonea", con "rischio medio".
Stando a quanto emerso successivamente in tribunale, l'85enne sarebbe arrivata di fronte alla sala operatoria in "stato comatoso" e, una volta eseguiti ulteriori esami, sarebbe stata confermata una "gravissima insufficienza epatica" e un "gravissimo quadro di insufficienza multi organo". Per questo, l'anziana viene portata nel reparto di Geriatria dove, però, perde la vita la notte del 5 maggio 2018.
Il processo
Dal caso è scaturito un processo. Questo perché secondo i familiari dell'85enne – rappresentati dagli avvocati Andrea Lagati e Majeva Catalano – il decesso sarebbe stato provocato da "negligenza" medica. In particolare, da ricondurre al mancato monitoraggio e trattamento delle anomalie riscontrate prima dell'operazione.
L'accusa è poi stata confermata dal Tribunale di Monza che ha stabilito che non si possa escludere che la condotta negligente dei sanitari abbia ridotto le possibilità di sopravvivenza dell'anziana. Così, la giudice Maria Teresa Latella ha riconosciuto la responsabilità dei medici del San Gerardo, condannando l'allora Asst a pagare un danno di 13mila euro e 222mila euro di risarcimento per la "perdita anticipata del rapporto parentale" a figli e nipoti.