Riceve migliaia di minacce di morte online: “Anche 190 al giorno, dicono sarò la prossima vittima di femminicidio”

Cristina Irrera ha 26 anni, è content creator e social media manager e usa i social soprattutto per lavoro. Da mesi però riceve costantemente, sotto a ogni nuovo post, centinaia e centinaia di minacce di morte – "ti stupro", "veniamo a prenderti con le molotov" si legge sotto quello che pubblica sul suo account Instagram. "Pubblico un post e questo dopo poco viene bombardato di commenti, dicono la stessa cosa, che sarò la prossima vittima di femminicidio, che faranno male alla mia famiglia, al mio ragazzo, al mio cane, dicono di avermi seguita fino a casa e per questo conoscono il mio indirizzo di casa" racconta Cristina a Fanpage.it.
Chi insulta Cristina
A scriverlo sono account stranieri, dall'India e dal Pakistan soprattutto, che sarebbero stati hackerati con una truffa per comprare followers e indirizzati contro Cristina. La valanga di minacce è iniziata a febbraio e sarebbe partita dopo un video in cui la 26enne parlava di un gruppo Telegram tedesco dove 70mila utenti scambiavano foto di fidanzate e mogli.
"Da febbraio sono stata presa di mira, non so da chi, a luglio tutto è diventato più costante, pressante e aggressivo – ci spiega Cristina – sono stati colpiti anche i social di altre persone che mi seguono".
"Sui social faccio attivismo, parlo di donne, di diritti, di femminicidi, di ciò che mi sta a cuore, ho parlato dei vari gruppi sessisti che si sono scoperti da poco" è la spiegazione che Cristina prova a darsi dell'odio che riceve da mesi. "Una volta ho discusso con un utente che inneggiava a Filippo Turetta e Alessandro Impagnatiello", gli autori di due dei femminicidi che più hanno sconvolto l'Italia, quelli di Giulia Cecchettin e di Giulia Tramontano.
"Ho subito anche danni lavorativi"
Gli insulti che Cristina riceve sui social hanno conseguenze reali. "Sono un po' in ansia, non mi sento al sicuro e ho anche subito un danno lavorativo non indifferente, non posso fare video per altri con il mio volto perché i commenti colpiscono anche i miei clienti", spiega Cristina.
Intanto la ragazza ha denunciato alla Polizia Postale che indaga per capire da dove sia nato questo vero e proprio "bombing" di minacce che arrivano da account soprattutto stranieri. I messaggi sono però in italiano, e da luglio riportano anche l'indirizzo di casa di Cristina.