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Riceve in eredità due zanne di elefante: i sospetti sul bracconaggio fanno scattare il sequestro

Due zanne di elefante sono finite sotto sequestro nel Varesotto: erano state ricevuto in eredità da un uomo che ne ha subito denunciato il possesso.
A cura di Giorgia Venturini
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Un uomo residente a Tradate, in provincia di Varese, ha ricevuto in eredità due zanne di elefante africano. Un regalo che ha insospettito lo stesso ereditiere che ha denunciato il regalo. Ad analizzare le due zanne si sono messi subito i carabinieri della forestale del Nucleo Cites (la Convenzione internazionale che tutela flora e fauna in via d'estinzione).

L'ipotesi del bracconaggio dietro al regalo in eredità

Il regalo ricevuto in eredità non aveva nessun documento di provenienza. Da qui il forte sospetto che potessero essere riconducibili a qualche azione di bracconaggio in Africa: per questo motivo si è deciso per il sequestrare delle due zanne. Saranno infatti oggetto di confisca e destinate all'attività didattica o scientifica: l'elefante africano è una delle specie più protette al mondo e spesso bersaglio dei tanti bracconieri. All'uomo che ne ha denunciato il possesso non è stata mossa alcuna contestazione.

Denunciati 106 bracconieri in più province lombarde

L'accusa di bracconaggio invece è certa per le 106 persone, tra Brescia, Bergamo e Mantova, finite nel mirino dell'operazione denominata "Pettirosso" del 2020 coordinata dal reparto operativo Soarda (Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati in Danno agli Animali), dal raggruppamento carabinieri Cites con i gruppi forestali.

I bracconieri per catturare gli animali utilizzavano dei richiami elettronici, delle reti da uccellagione, delle gabbie-trappole o anche degli archetti e trappole metalliche che secondo quanto riportato da una nota stampa causavano gravi sofferenza agli uccelli che venivano lasciati agonizzanti per ore.

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