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Incidente stradale a Rezzato, morti cinque giovani

Rezzato, l’amico che ha prestato l’auto ai cinque ragazzi: “Salah mi aveva detto di avere la patente”

L’amico che ha prestato l’auto a Salah, morto insieme ad altri quattro giovani nell’incidente di Rezzato, ha dichiarato di sapere che il ragazzo avesse la patente avendolo sempre visto guidare in città.
A cura di Filippo M. Capra
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Sono ancora tante le domande riguardati l'incidente che sabato sera ha strappato alla vita cinque giovani ragazzi bresciani, dei quali il più grande aveva 22 anni e la più piccola appena 17. Salah Natiq, il cugino Imad, Dennis Guerra, Imad El Harram e Irene Sala, sono morti nel devastante frontale contro il pullman, il cui parabrezza è andato in frantumi. Distrutta, invece, la Polo sulla quale viaggiavano i cinque, tutti senza patente. E ora, gli investigatori si concentrano proprio sul veicolo prestato da un amico a Salah che al momento dell'incidente era alla guida.

L'amico che ha prestato l'auto: Salah mi aveva detto che aveva preso la patente

Il ragazzo in questione negli attimi subito antecedenti all'impatto che non ha lasciato scampo ai cinque li seguiva con un'altra auto, sulla quale c'erano altri tre suoi amici. Il programma della serata prevedeva l'arrivo a Brescia per trascorrere qualche ora di spensieratezza. Come da dichiarazioni riportate dal Corriere della sera, l'amico di Salah ha detto agli inquirenti di aver chiesto al 22enne di prendere la sua auto perché aveva mal di testa e non si sentiva di guidare. Per questo motivo si è messo nella macchina dietro, senza sedersi nel posto del conducente. Inoltre, il ragazzo – la cui auto è in realtà intestata al padre – ha dichiarato di non sapere che Salah non avesse la patente. Anzi, pensava proprio il contrario, che "finalmente l'avesse presa, almeno così mi aveva detto", ha ribadito, rivelando inoltre che non era la prima volta che lui o altre persone gli prestassero la macchina dietro richiesta del 22enne rimasto ucciso nell'incidente. "Da oltre un anno lo vedevo guidare in paese, quindi non mi sono nemmeno posto il dubbio", ha aggiunto il ragazzo.

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La dinamica dell'incidente: i ragazzi hanno invaso la corsia opposta

Sentito anche il conducente del bus, sotto choc per l'accaduto, che ha detto come non sia riuscito in alcun modo ad evitare l'impatto, mentre il guidatore dell'auto che precedeva quella dei ragazzi ha dichiarato: "Stavo andando a 70 chilometri orari, la Polo dietro di me, che viaggiava a forte velocità, mi ha fatto i fari e ha tentato il sorpasso. Ho visto il pullman spostarsi sulla destra nel limite del possibile per evitare lo scontro, ma non è bastato". Il sostituto procuratore Antonio Bassolino ha aperto un fascicolo a carico di ignoti con le ipotesi di reato di lesioni gravi e omicidio stradale. Gli inquirenti intanto lavorano sulla dinamica dell'incidente, ogni ora più chiara grazie anche alle testimonianze dei presenti. Secondo quanto raccolto, l'auto dei cinque giovani, che avrebbe viaggiato a velocità sostenuta, avrebbe perso il controllo in una curva, invadendo la corsia opposta e schiantandosi contro il pullman.

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Oggi i funerali di Irene e Dennis

Nel pomeriggio di oggi, martedì 25 gennaio, ci saranno i funerali di Irene e Dennis. La funzione funebre della 17enne si svolgerà alla parrocchia di Villanuova, quella del ragazzo in quella di Sabbio Chiese, dove il sindaco ha indetto il lutto cittadino. Torneranno invece in Marocco le salme di Salah Nadiq, Imad El Harram e Imad Nadiq dove verranno sepolte. Gli amici dei ragazzi hanno organizzato una raccolta fondi su gofundme.com per aiutare le famiglie nelle spese del trasporto.

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