Restano i girasoli dipinti sulla lapide della madre, il comune l’aveva obbligata a cancellarli

Non sarà più costretta a cancellare i girasoli nel dipinto che aveva disegnato sulla tomba della madre. Dopo che il Comune di Calvenzano, in provincia di Bergamo, aveva disposto un'ordinanza comunale di rimozione del dipinto, il disegno è stato modificato ma non cancellato completamente: il cielo azzurro e il campo verde non ci sono più, ma i fuori restano.
La figlia di Pierina Pavesi, morta nel 2021 a 89 anni, si era rivolta anche al Tar di Brescia per chiedere l'annullamento dell'ordinanza comunale e rispettare così le volontà della donna defunta sottolineato che non era l'unica tomba con un particolare disegno. Ma i giudici avevano dato ragione al Comune: il disegno doveva essere cancellato il prima possibile.
La decisione del Comune
L'ordinanza di rimozione del Comune si basa sull’articolo 43 del Regolamento di polizia mortuaria e cimiteriale comunale, che prevede che "le lampade votive, le decorazioni, gli abbellimenti e le iscrizioni da porre sulle lapidi non possono essere eseguite e poste in opera, se non dopo aver chiesto ed ottenuto il permesso". La donna non aveva chiesto alcuna autorizzazione al Comune decidendo di sua spontanea volontà di disegnare il tanto sognato paesaggio. Una volta scoperto però il Comune le aveva dato 60 giorni per rimuoverlo.
La scelta dei giudici del Tar
Il Tar invece aveva motivato la sua scelta riconoscendo all’amministrazione il potere di richiedere la rimozione di "ornamentazioni anche provvisorie e temporanee in generale, ogni qualvolta le giudichi indecorose ed in contrasto con l’austerità del luogo". Alla fine si è trovato un "accordo": la figlia di Pierina Pavesi ha ritoccato il disegno a lei tanto caro ma non lo ha rimosso completamente. I girasoli tanto amati dalla madre sono ancora lì.