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Resta in carcere la mamma che ha ustionato la figlia con il deodorante: “È pericolosa”

La mamma di 27 anni accusata di aver lesionato volontariamente con un deodorante spray la propria bambina di un anno e mezzo resterà nel carcere di San Vittore. I maltrattamenti andavano avanti da cinque mesi.
A cura di Francesca Del Boca
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"È pericolosa". E per questo la mamma di 27 anni accusata di aver lesionato volontariamente con un deodorante spray la propria bambina di un anno e mezzo resterà nel carcere di San Vittore. Lo ha deciso la gip Sonia Mancini: niente domiciliari per lei.

La giovane donna, residente in provincia di Varese, è accusata di maltrattamenti aggravati, e nello specifico di aver spruzzato appositamente e ripetutamente del deodorante spray contro la pelle della figlia piccola. "Non pensavo di farle del male", si è giustificata in un primo momento.

Cinque mesi di maltrattamenti

I maltrattamenti, però, sarebbero andati avanti per diverso tempo. Negli ultimi cinque mesi, la bambina è stata infatti ricoverata in tre ospedali diversi: a Varese, Pavia e al Policlinico di Milano. Proprio in quest'ultimo i medici hanno ipotizzato che quelle lesioni potessero essere causate dalla madre stessa. A quel punto gli investigatori hanno così piazzato delle microcamere, che hanno registrato i momenti in cui causava le ferite alla figlia. In un'occasione, inoltre, la donna avrebbe volutamente impedito al marito di entrare in soccorso della bambina urlante.

"Ho capito di aver sbagliato solo quando sono stata arrestata"

"Non capisco perché sono qui", ha continuato la 29enne. "Ho sempre cercato di curare mia figlia, ma ho capito di aver sbagliato quando sono stata arrestata". Secondo gli inquirenti, la donna potrebbe aver fatto tutto questo per tenere il più a lungo possibile la bambina in ospedale, probabilmente a causa di un disagio psicologico o di una forma di depressione post partum.

Intanto la bimba è stata affidata ai servizi sociali: attualmente è seguita dal Tribunale per i minorenni, che dovrà valutare se il padre sia o meno idoneo a tenere la figlia.

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