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Ragazzo di 15 anni spogliato e rapinato a Milano, le minacce al padre: “Se non ci dai 100 euro, lo uccidiamo”

Un 15enne è stato sequestrato e rapinato da una baby gang in corso Buenos Aires a Milano la sera del 21 dicembre. La banda ha telefonato al padre del ragazzo intimandogli di versare 100 euro sulla carta prepagata, altrimenti avrebbero ucciso suo figlio.
A cura di Enrico Spaccini
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Immagine di repertorio
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"Se non versi 100 euro, uccido tuo figlio". La voce al telefono è quella di una 15enne che, in preda all'alcol e a sostanze stupefacenti, minaccia il padre del ragazzo che ha sequestrato per quasi un'ora insieme ad altri tre complici lungo corso Buenos Aires a Milano nella serata di domenica 21 dicembre. La banda lo aveva già costretto a spogliarsi e derubato, ma voleva portargli via altri soldi attraverso la carta prepagata. Il padre del 15enne, però, è riuscito a raggiungerlo insieme alla moglie e ha mandato la localizzazione ai carabinieri, che poco dopo hanno arrestato i quattro giovanissimi.

L'agguato in corso Buenos Aires a Milano

Come ha raccontato il 15enne ai carabinieri, intorno alle 20 del 21 dicembre stava camminando insieme ad alcuni amici nei pressi di corso Buenos Aires, quando è stato avvicinato da un giovane che gli ha intimato: "Dammi la giacca". Mentre veniva accerchiato, in quattro gli hanno sfilato il giubbotto e la cinta, con la quale lo hanno minacciato fino a prendergli anche la felpa. Dopodiché la banda, composta da tre ragazzi e una ragazza, gli ha sfilato il cellulare e il portafoglio, con dentro 20 euro e una carta prepagata.

A quel punto, i quattro gli avrebbero detto: "Andiamo a prelevare", ma la carta era vuota. Dopo avergli ridato il cellulare, lo avrebbero costretto a chiamare i genitori per chiedergli di ricaricare la prepagata: "Se dici che ti minacciamo sei morto", gli avrebbero detto, salvo poi rivolgersi direttamente al padre della loro vittima con "se non versi 100 euro, uccido tuo figlio".

Chi sono i 4 componenti della baby gang

Dopo quella chiamata, l'uomo ha raggiunto il figlio insieme alla moglie e ha mandato la posizione ai carabinieri, che nel frattempo erano stati avvertiti dagli amici del 15enne. Arrivati sul posto, i militari hanno arrestato i quattro giovani: un 20enne tunisino, un 17enne originario della Siria, un 16enne nato in Marocco e una 15enne italiana. Tutti residenti a Bergamo e provincia e con alle spalle precedenti di polizia.

La ragazza, in particolare, era scappata di casa e sua madre quella stessa mattina aveva denunciato la sua scomparsa. La 15enne avrebbe anche provato a evitare l'arresto, colpendo i carabinieri con vari calci e minacciandoli con il collo di una bottiglia rotta. Lei e il 17enne sono stati, poi, accompagnati in ospedale perché avevano consumato alcol e stupefacenti. I minorenni sono stati tutti condotti nel carcere minorile Beccaria di Milano, mentre il 20enne si trova ora a San Vittore. Le accuse sono di rapina, tentata estorsione, sequestro di persona e resistenza a pubblico ufficiale.

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