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Omicidio Carol Maltesi

Quando Carol Maltesi, uccisa dall’ex, parlava della violenza sulle donne: “C’è anche tra madri ed è grave”

“La violenza sulle donne c’è anche tra madri ed è grave”. A dirlo, perché vittima del fenomeno, è stata Carol Maltesi, la ragazza di 26 anni uccisa e smembrata dall’ex fidanzato.
A cura di Filippo M. Capra
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Spunta un nuovo, lungo, video di Carol Maltesi, la ragazza di 26 anni uccisa e smembrata dall'ex compagno Davide Fontana, reo confesso. La giovane, in una somma di stories di Instagram, ha parlato, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, dei tipi di violenza che si possono subire. Non solo quella fisica, spiega nei video, ma anche psicologica, "grave quanto la prima".

Carol Maltesi: La violenza sulle donne è anche psicologica

Carol, che ha specificato di "non aver mai fatto prima video di questo tipo su Instagram" probabilmente perché, aveva spiegato, "non sono brava a parlare", ha voluto affrontare "un tema che mi sta molto a cuore non solo perché l'ho vissuto nel mio piccolo". L'attrice, che si è dedicata alla carriera pornografica, ha parlato della violenza subita non solo da uomini ma da altre donne. Una violenza psicologica che "ti distrugge emotivamente ed è altrettanto grave" anche se "se ne parla molto poco". Carol ha fatto diretto riferimento alla sua esperienza, raccontando che "specialmente da quando sono diventata madre, le altre donne sono pronte a giudicarti se prendi decisioni diverse dalle loro, a prescindere se allatti o no".

"Le donne dovrebbero aiutarsi e non puntarsi il dito a vicenda"

La ragazza ha continuato dicendo che "personalmente mi sono sentita dire che non faccio cose da donne, che non sono una brava madre perché a me piace viaggiare e lo faccio anche senza mio figlio o perché faccio delle foto provocanti. Quello che voglio dire – ha poi aggiunto – è che noi donne siamo pronte a giudicare le altre se queste fanno delle scelte non convenzionali, si punta sempre il dito per far sentire quella donna meno madre. Penso che per combattere determinati pregiudizi tra noi donne dovremmo essere le prime a sostenerci".

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