Qualità della vita dei giovani nelle città, Milano agli ultimi posti: pesano affitti alti e senso di insicurezza

Milano non è una città nella quale i ragazzi e le ragazze possono ambire a vivere bene: lo certifica la classifica del quotidiano Il Sole 24 ore sulla qualità della vita nei diversi comuni italiani. Il capoluogo lombardo, infatti, si trova al 101° posto su 107 della graduatoria per quanto riguarda i parametri relativi ai cittadini più giovani. Quelli che abbassano maggiormente la classifica sono il costo degli affitti, il quoziente di nuzialità, l'età media al parto, la percezione di insicurezza e la quantità di incidenti stradali di notte.
Il peggio di Milano per i giovani: affitti alti, percezione di insicurezza e molti incidenti stradali
Per quanto riguarda il primo indice, quello relativo al costo degli affitti, Milano si colloca al 103° posto, quartultima dopo Rimini, Firenze, Venezia e Roma. A Milano, infatti, il canone di locazione incide in modo pesante sui risparmi dei giovani residenti, arrivando a prendersi il 38,5% del loro reddito medio. Un altro dato su cui il capoluogo lombardo si posiziona all'ultimo posto della classifica è la quantità di incidenti stradali notturni, che sono quasi il doppio rispetto alla media delle altre città italiane (6,1 ogni 10mila abitanti contro la media di 3,2).
Ultima posizione per Milano anche in relazione al quoziente di nuzialità, ovvero la quantità di matrimoni celebrati ogni mille abitanti. Pochi matrimoni e con figli avuti sempre più tardi: la città si distanzia dai primi posti anche per età di giovani mamme e papà, che a Milano hanno in media 33,4 anni, contro la media nazionale di 32,6 anni. Non finisce qui: il capoluogo si posiziona al quartultimo posto anche per la percezione di insicurezza sentita dai giovani. Il 42,1% delle persone che hanno più di 14 anni dice di avere paura a camminare al buio nella zona in cui abita; nel resto delle città italiane lo sostiene in media il 29,6% degli over 14.
I lati positivi per i giovani a Milano: contratti stabili e tasso di laureati
Allo stesso tempo, Milano offre ai giovani grandi occasioni dal punto di vista lavorativo. La città, infatti, è al primo posto in Italia per la trasformazione dei contratti di lavoro da tempo determinato a indeterminato. Nelle altre città questo passaggio avviene in media per circa 14 persone ogni mille, mentre a Milano succede a 23,3 su mille. Il capoluogo di regione è anche uno dei comuni italiani con più laureati, al terzo posto dopo Monza e Bologna. Il primato, quindi, resta comunque lombardo.
Gli altri primati lombardi
Se si dà un'occhiata al di fuori di Milano, la Lombardia può vantare alcune eccellenze per quanto riguarda la qualità della vita dei ragazzi e delle ragazze. Bergamo, per esempio, è la città con il tasso più basso di disoccupazione giovanile mentre Monza e la Brianza sono, come abbiamo detto, le zone d'Italia con ila percentuale più alta di laureati tra i 25 e i 39 anni. Lecco invece conquista la vetta della qualità della vita dei bambini (cioè la fascia 0-14 anni) con un primato nell'indice Sport e bambini. Lecco, inoltre, si rivela un'eccellenza nelle competenze scolastiche dimostrate nei Invalsi e può vantare una bassa incidenza di delitti a danno dei minori.