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Prova a filmare due 16enni sotto la doccia, condannato ex campione di scherma: Procura e difesa presentano ricorso

L’ex schermidore Andrea Cassarà è stato condannato a un anno e quattro mesi con pena sospesa per “tentata interferenza illecita nella vita privata” dopo che aveva filmato due sedicenni sotto la doccia.
A cura di Ilaria Quattrone
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Andrea Cassarà (foto da LaPresse)
Andrea Cassarà (foto da LaPresse)

Andrea Cassarà è l'ex campione di scherma che è stato condannato, in un processo con rito abbreviato, a un anno e quattro mesi con pena sospesa perché accusato di "tentata interferenza illecita nella vita privata". Più precisamente, per l'Accusa, avrebbe provato a filmare due sedicenni mentre stavano facendo la doccia. L'episodio contestato sarebbe avvenuto il 20 ottobre 2023 al centro sportivo San Filippo a Brescia. Una delle due giovani, era di schiena e non si sarebbe accorta di quanto stava accadendo.

La Procura lo accusava di produzione di materiale pedopornografico, ma al termine del processo, il reato è stato riqualificato. Le parti civili sono state risarcite e hanno ritirato la querela. A differenza della contestazione originaria, il reato di tentata interferenza illecita nella vita privata quindi potrebbe estinguersi, visto che non è procedibile d'ufficio.

La Procura ha presentato ricorso in Corte di Cassazione per una presunta illegittimità della riqualificazione del reato in primo grado. Vuole quindi continuare a sostenere l'imputazione originaria anche davanti alla Corte d'Appello, che dovrà anche dichiarare l'avvenuta estinzione del reato (se dovesse rimanere quello per cui è stato condannato) o meno.

Anche la difesa ha presentato ricorso perché chiede l'assoluzione per Cassarà, che ha sempre respinto le accuse sostenendo di poter dimostrare la sua totale innocenza.

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