Protestano gli studenti di Matematica della Statale di Milano: “Cantieri infiniti, biblioteca chiusa da agosto 2024”

Dalla scorsa settimana decine di studenti, insieme ai rappresentati delle varie liste universitarie, ogni mattina si ritrovano in via Saldini in zona Città Studi a Milano per studiare. Invece che farlo all'interno del Palazzo delle Scienze, i giovani hanno allestito un'area studio proprio lungo la strada, dove hanno portato libri, tavoli e sedie. Come spiegato a Fanpage.it, il motivo è che da agosto del 2024 la biblioteca del Dipartimento di Matematica, di fatto l'aula studio più capiente, è inagibile. "Ci avevano detto che l'avrebbero riaperta a fine settembre, in tempo con l'inizio del semestre", ha ricordato Davide Gatti, della lista dipartimentale ‘Ideale', "poi la scadenza è slittata a metà novembre e alla fine siamo rimasti tutto l'anno accademico senza biblioteca". Il nuovo termine indicato è fine agosto 2025, ma filtra pessimismo.

Il lavori di rinnovamento del Palazzo delle Scienze di Milano sono iniziati nel 2019. Un'attività finanziata con 10 milioni di euro del Miur e della stessa Università Statale che dovrebbe concludersi nel 2027, ma i ritardi accumulati sarebbero diversi. "Sono tante le cose che non funzionano", ha detto Gatti, "c'è una gru all'interno del cortile da febbraio 2022 che sposta carichi sospesi sopra le nostre teste".
Tra i vari ritardi, ce n'è uno che ha conseguenze dirette sulla vita quotidiana all'interno della facoltà, ovvero quella che riguarda la disponibilità di luoghi in cui poter studiare. Fino allo scorso anno, gli studenti iscritti al Dipartimento di Matematica, ma anche quelli degli altri dipartimenti dell'Università Statale di Milano, potevano usufruire della biblioteca del Palazzo delle Scienze come aula studio. In pratica, un'area che poteva ospitare oltre 100 studenti.
Con i lavori iniziati ad agosto 2024 e non ancora terminati nonostante le varie previsioni, a disposizione degli universitari sono rimaste solo tre aule: una da 10 posti, un'altra da 30 e l'ultima ancora da 30 ma tenuta aperta solo in determinati orari, in quanto ha funzione principale di laboratorio. "Per i nuovi iscritti questa è la normalità", ha concluso Gatti, "ma in questo modo in tanti fanno fatica a studiare e a stringere legami". In questi giorni di protesta, anche diversi docenti si sono fermati in via Saldini al fianco degli studenti in segno di solidarietà.
Ha collaborato Chiara Daffini