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Proserpio, la vice sindaca che litigò con Matteo Salvini in spiaggia viene sfiduciata e si dimette

Veronica Proserpio, vice sindaca dell’omonimo comune in provincia di Como, si è dimessa dopo le polemiche per il battibecco avuto lo scorso 26 luglio con il leader della Lega Matteo Salvini sulla spiaggia di Milano Marittima. “Rovini il nome di questa bella città”, aveva detto Proserpio a Salvini, pubblicando poi il video dello scontro. Dopo che la maggioranza dei consiglieri ha sfiduciato la vice sindaco, del Pd, la donna ha deciso di dimettersi: “Rifarei tutto, e questa è diventata una giunta fascio-leghista”.
A cura di Francesco Loiacono
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Veronica Proserpio (Facebook)
Veronica Proserpio (Facebook)

Non ha portato bene a Veronica Proserpio, vice sindaca dell'omonimo comune in provincia di Como, il battibecco avuto lo scorso 26 luglio con il leader della Lega Matteo Salvini sulla spiaggia di Milano Marittima. La vice sindaco, vicina al Pd ma eletta con una lista civica trasversale che governa il comune comasco di nemmeno mille abitanti, è stata infatti sfiduciata dalla maggioranza dei consiglieri comunali e si è dimessa tra le polemiche: "Rifarei tutto, e questa è diventata una giunta fascio-leghista", ha commentato la ormai ex amministratrice. Era stata lei stessa a rendere pubblico l'episodio col segretario della Lega pubblicando un video sulla sua pagina Facebook: Proserpio si era avvicinata all'ex ministro dell'Interno e gli aveva detto che si doveva vergognare e che rovinava "il nome di questa bellissima città". "Grazie, fatti un bagno che ti rilassi", era stata la replica di Salvini. Il video, come avviene spesso per episodi che vedono protagonista il leader del Carroccio, era diventato virale e aveva suscitato molte polemiche.

Sfiduciata dalla maggioranza dei consiglieri

I contenuti del filmato non sono piaciuti in particolare agli altri esponenti della lista civica di orientamento politico diverso rispetto a Proserpio. Mentre la vice aveva incassato il sostegno della sindaca Barbara Zuccon – "Ha fatto bene", aveva detto – la maggioranza dei consiglieri, quattro su otto, ha votato per chiedere la revoca della delega alla vice sindaca, che a quel punto ha deciso di dimettersi. "Non c'è stata nessuna revoca delle deleghe del vicesindaco", ha chiarito il sindaco, precisando dunque che si è trattato di una scelta della sua ex vice dopo il voto. Tra i principali fautori delle dimissioni l’ex sindaco di Proserpio Giulio Nava, esponente della Lega e attuale consigliere comunale: "Sono stato sindaco per cinque anni e mai l’appartenenza politica è entrata in consiglio – ha detto Nava alla testata locale "la Provincia di Como" -. Questo episodio ha portato alla contrapposizione. Non si poteva fare altrimenti di quanto deciso perché il Comune è stato coinvolto con una ventina di lettere e decine di telefonate. Per non parlare delle reazioni sui social. Il Comune – ha concluso il consigliere – non deve fare attività politica e se ti schieri non sei più una lista civica".

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