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Professoressa in pensione racconta la storia di Bergamo agli amici e viene multata per 2mila euro

Una professoressa di Educazione artistica in pensione è stata multata. Secondo gli agenti della polizia locale, stava esercitando abusivamente la professione di guida turistica.
A cura di Enrico Spaccini
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Piazza Vecchia, Bergamo
Piazza Vecchia, Bergamo

Rosita Corbetta, professoressa di Educazione artistica delle scuole medie ormai in pensione, è stata multata per esercizio abusivo della professione da guida turistica. Dovrà pagare 2mila euro perché ritenuta colpevole di aver raccontato le bellezze della Città Alta di Bergamo a un gruppo di amici e frequentatori dell'Università per tutte le età senza avere il tesserino delle guide regionali. Se da un lato il gruppo ha annunciato che farà ricorso, anche perché l'associazione di Casatenovo non può permettersi di pagare quella cifra, dall'altro la polizia locale ribadisce il valore dei loro controlli intensificati nell'anno di Bergamo capitale della cultura 2023 insieme a Brescia.

La gita culturale a Bergamo

È accaduto tutto lo scorso 4 aprile. La professoressa Corbetta aveva raggiunto insieme al suo gruppo da circa 20 persone i palazzi e le chiese storiche di piazza Vecchia. Viste le sue conoscenze e il rapporto di amicizia tra di loro, avevano deciso di approfittare della presenza di Corbetta per farsi raccontare qualcosa di più della storia di Bergamo.

Ad un certo punto, due agenti della polizia locale si sono avvicinati e hanno chiesto a Corbetta il tesserino delle guide turistiche regionali. Lei, a sua volta, ha provato a spiegare che è componente del direttivo dell'Università per tutte le età di Casatenovo ed ex docente delle medie di Missaglia di Educazione artistica e che non si stava spacciando per guida turistica.

A confermare quella versione è intervenuto anche Samuele Baio, il presidente dell'associazione che faceva parte della gita. Tuttavia, gli agenti non hanno voluto sentire ragioni e hanno multato la professoressa per 2mila euro.

"Abbiamo intensificato i controlli"

Per l'associazione, pagare quella cifra comporterebbe alla chiusura di ogni attività. Per questo motivo, hanno già deciso che presenteranno ricorso. Dal canto suo, la comandante della polizia locale Gabriella Messina ha rivendicato la bontà del provvedimento preso dai suoi agenti.

"Abbiamo pensato di intensificare l'attività di contrasto delle guide non autorizzate", ha dichiarato, "questo tipo di controlli assicura il rispetto della legalità a garanzia, in primo luogo, dei turisti e di chi lavora in questo settore, che necessita di titoli abilitanti e di una lunga attività di preparazione per essere svolto".

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