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Processo Hydra sulla mafia in Lombardia, minacce alla pm Cerreti: un imputato fa il segno della croce in aula

Giuseppe Sorci, uno degli imputati nel maxi processo Hydra sul cosiddetto “Sistema mafioso lombardo”, si è fatto il segno della croce con la mano sinistra rivolto verso la pm Alessandra Cerreti in occasione dell’ultima udienza nell’aula bunker del carcere di Opera. Un gesto che è stato interpretato dagli investigatori come una grave minaccia mafiosa.
A cura di Giulia Ghirardi
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Nell'ambito del maxi processo Hydra sul cosiddetto “Sistema mafioso lombardo”, Giuseppe Sorci, imputato perché presunto componente dell’associazione a delinquere, si è fatto il segno della croce con la mano sinistra rivolto verso la pm Alessandra Cerreti. Un gesto che è stato ripetuto altre due volte in aula e che è stato interpretato dagli investigatori come una grave minaccia mafiosa.

I fatti risalgono allo scorso 12 settembre quando si è tenuta l'ultima udienza del processo nell'aula bunker del carcere di Opera. L’indagine, condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo e coordinata dal procuratore di Milano Marcello Viola, la pm Alessandra Cerreti e il pm Rosario Ferracane, ha portato alla luce un'alleanza tra esponenti di Cosa Nostra, camorra e ‘ndrangheta sul territorio lombardo che avrebbe portato alla creazione di un vero e proprio "sistema mafioso lombardo" composto dai vertici di ciascuna delle tre componenti mafiose. È in questa cornice che lo scorso 12 settembre gli agenti avrebbero notato il gesto ripetuto da Giuseppe Sorce, tra gli imputati con le accuse di estorsione, attività di recupero crediti, traffico di droga, riciclaggio e intestazioni fittizie.

In seguito all'accaduto, i vertici degli uffici giudiziari hanno subito mandato un resoconto dei fatti alla scorta della pm Alessandra Cerreti perché il segno della croce eseguito con la mano sinistra, nel linguaggio criminale, è considerato un grave gesto intimidatorio. Una minaccia che, tra l'altro, è stata ripetuta per ben tre volte da Sorce: prima andando verso il banco degli imputati per l’interrogatorio, poi cercando di avvicinarsi alla pm Cerreti e, infine, prima di uscire dall’aula.

Sull'episodio è intervenuto il vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Fabio Pinelli, esprimendo solidarietà e vicinanza alla magistrata antimafia: "L'Italia può contare su tanti magistrati che, ogni giorno, lavorano con impegno e dedizione nel contrasto alla criminalità organizzata. Un sentito ringraziamento alla dottoressa Alessandra Cerreti e a tutti i magistrati che, come lei, fanno dello spirito di servizio la guida del loro agire quotidiano, affrontando con coraggio anche sacrifici profondi sul piano personale". Sull'eco di tali parole, la redazione di Fanpage.it esprime la propria solidarietà e vicinanza alla pm Alessandra Cerreti.

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