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Prende il reddito di cittadinanza per due anni ma ha vinto 105mila euro al gioco online: 50enne a processo

Un 50enne ha incassato il reddito di cittadinanza per due anni, ma aveva vinto 105mila euro con scommesse online. Secondo la guardia di finanza, non li avrebbe dichiarati.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
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Un 50enne del Basso Lodigiano è finito a processo per aver ricevuto per due anni il reddito di cittadinanza, per un totale di 8mila euro tra il 2020 e il 2021, quando invece aveva vinto 105mila euro con il gioco d'azzardo e le scommesse online. L'uomo, sostiene la guardia di finanza, non avrebbe dichiarato il possesso di quel denaro fornendo, così, informazioni non veritiere sulla propria situazione patrimoniale. L'imputato si è difeso sostenendo di non aver mai effettivamente avuto la disponibilità di quei soldi, dato che erano solo fiches, ma l'Inps ha già chiesto la restituzione del denaro che gli è stato erogato.

Stando a quanto ricostruito dalle indagini della guardia di finanza, le prime vincite del 50enne risalirebbero al 2017. È  nel 2018, però, che arriva il colpo grosso con una vincita da oltre 100mila euro in un colpo solo. Tra il 2020 e il 2021, però, l'imputato ha richiesto e ottenuto il reddito di cittadinanza, incassando assegni per un totale di circa 8mila euro. Per l'accusa, non ne avrebbe avuto diritto. E, anzi, il 50enne avrebbe anche omesso di dichiarare i 105mila euro vinti online nel modulo di richiesta.

L'uomo ha voluto rilasciare alcune dichiarazioni spontanee davanti al giudice. Come riportato da Il Cittadino di Lodi, l'uomo avrebbe raccontato di aver dormito per diverso tempo nella sua auto. Sarebbe riuscito a prendersi un'abitazione in affitto, solo dopo aver venduto per circa 10mila euro un vecchio rudere che aveva ereditato. Tutto questo, sostiene, sarebbe la prova che in realtà non aveva mai avuto quei 105mila euro a sua disposizione, ma erano solo fiches.

Le fiamme gialle, tuttavia, avrebbero intanto accertato che il conto con quel denaro appartiene inequivocabilmente a lui. Inoltre, il 50enne avrebbe effettuato prelievi per un totale di circa 3mila euro attraverso bonifici a suo favore. Si attendono, intanto, documenti da parte del Caf della Cgil di Codogno, dove l'imputato aveva presentato l'istanza per il reddito di cittadinanza poiché potrebbero arrivare chiarimenti in merito alla sua regolarità.

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