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Poliziotto si assenta dal lavoro per 540 giorni: diceva di essere in malattia, ma faceva gare di nuoto

Un ispettore di polizia di 57 anni è stato condannato per aver truffato lo Stato: si è assentato per 540 giorni in quattro anni da lavoro chiedendo malattia o congedo che in realtà utilizzava per partecipare a gare di nuoto.
A cura di Ilaria Quattrone
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Un poliziotto è stato condannato per essersi assentato dal lavoro per 540 giorni in quattro anni chiedendo, stando a quanto riportato dal quotidiano Il Giorno, periodi di congedo o aspettativa che in realtà sfruttava per poter partecipare a gare di nuoto livello Master e a corsi di aggiornamenti della Federazione Italiana shiatsu insegnati e operatori.

L'uomo condannato per truffa aggravata

L'uomo è stato condannato a due anni di reclusione perché accusato di truffa aggravata. La sentenza definitiva, emessa dalla Corte di Cassazione, è arrivata il 15 febbraio 2022. Il 57enne, che ormai è fuori servizio da diverso tempo, infatti lavorava come ispettore tecnico capo nel servizio tecnico-logistico e patrimoniale Lombardia-Emilia Romagna, un ufficio che si occupa di panificare e programmare il fabbisogno di beni e servizi degli organi territoriali di polizia.

Stando alle indagini, l'uomo avrebbe accumulato quasi un anno e mezzo di congedo: avrebbe ottenuto 68 giorni nel 2014, 126 nel 2015, 138 nel 2016 e 208 nel 2017. Dopo che è stato condannato anche in terzo grado di giudizio, l'ufficio di appartenenza ha denunciato la notizia di danno alla procura regionale della Corte dei Conti della Lombardia.

Le cifre che dovrà restituire allo Stato

L'istruttoria dei pubblici ministeri ha calcolato che l'uomo ha percepito in maniera indebita 73.720,01 euro. Poi ha abbassato la cifra a 46.520,01 accogliendo così la posizione della difesa. Sembrerebbe che l'ex ispettore avesse già preso accordi con il Ministero dell'Interno per rateizzare la cifra. I magistrati hanno però contestato anche il danno di immagine: dovrà versare 93.040,02 euro.

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