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Più bici e aree verdi e meno inquinamento: tutto quello che c’è da sapere sul “Piano Aria” di Milano

Il Consiglio comunale ha approvato il “Piano aria e clima”, ovvero il documento adattare la città ai cambiamenti climatici. Ecco qual è la strategia di Milano per far diventare la città più green.
A cura di Giorgia Venturini
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Parco Sempione a Milano

Milano è pronta a trasformarsi in una città più green. Oggi lunedì 21 febbraio con 28 voti favorevoli e 12 contrari il Consiglio comunale ha approvato il "Piano aria e clima": il documento punta ad adattare la città ai cambiamenti climatici e, nell'arco del periodo 2021-2050, ad azzeramento le emissioni climatiche. Dopo ben 800 emendamenti ora il programma è diventato ufficiale: è concentrato "su transizione ambientale, sostenibilità e attenzione alla salute di cittadini e cittadine per combattere la crisi climatica e ambientale, mitigarne gli effetti e disegnare il futuro", hanno fatto sapere da Palazzo Marino.

Più zone ciclopedonali

Ma cosa prevede il Piano nel dettaglio? Per la trasformazione green di Milano la scommessa è sul "ciclopedonale, una città a 30 km all’ora, in linea con la visione di una città carbon neutral capace di contrastare i cambiamenti climatici, che limiti in maniera sostanziale il traffico veicolare", come riporta in una nota il Comune. E ancora: da ottobre 2022 in città sarà vietato l'accesso ai veicoli considerati più inquinanti, a cominciare dai diesel Euro 5.

Riqualificazione energetica e più aree verdi

Soluzioni sul traffico però non sono l'unica strategia adottata: "Viene – precisa in una nota il Comune – dato avvio alla riqualificazione energetica degli edifici del patrimonio pubblico, a cominciare dal progetto pilota che prevede la graduale installazione di oltre 60mila mq di pannelli fotovoltaici pari a 10Mw a copertura dei consumi energetici dell’Amministrazione in scuole, case popolari e uffici pubblici. Sempre in tema di risparmio energetico fondamentale sarà anche il sostegno alle azioni di manutenzione e controllo degli impianti termici privati sulla scia di quanto già posto in essere con il ‘bando caldaie' rivolto alle famiglie milanesi". Di certo non potevano mancare gli spazi verdi: "Verranno implementati progetti già in essere come ForestaMI che, ad oggi, ha messo a dimora oltre 280mila alberi su tutto il territorio metropolitano, oltre a sostenere la realizzazione di tetti e pareti verdi in città. Valorizzato e connesso anche il sistema dei parchi e dei giardini con il loro patrimonio di biodiversità".

Assessore Grandi: Un modello di sviluppo urbano sempre più verde

L'assessore all'Ambiente e Verde Elena Grandi commenta così l'approvazione del Piano: "Ora l'Amministrazione, gli operatori economici e sociali, i cittadini e le cittadine hanno a disposizione uno strumento fondamentale per pianificare, indirizzare e attuare un modello di sviluppo urbano sempre più resiliente e verde, che porti Milano a essere una città carbon neutral nel 2050 così come indicato dalle direttive europee e a rispettare i limiti dei livelli di inquinanti che l'OMS ha da qualche mese reso più stringenti. Si tratta quindi di azioni non più procrastinabili. Azioni richieste con forza anche dalla cittadinanza che ha contribuito in maniera sostanziale alla messa a punto del documento". E poi aggiunge: " Il piano, unitamente alle risorse di cui potremo disporre attraverso i finanziamenti del PNRR, sarà lo strumento con cui Milano potrà vincere la grande sfida che abbiamo di fronte, quella di fare della nostra città un modello per la transizione ecologica".

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