Pioltello, il compagno le rompe il naso ma lei non denuncia: a salvarla dall’incubo è il padre

Ha preso a calci e pugni la compagna fino a provocarle una frattura del setto nasale. Ora l'uomo, un 68enne italiano residente a Pioltello, alle porte di Milano, è stato arrestato dai carabinieri di Cassina de' Pecchi per maltrattamenti contro familiari e lesioni aggravate nei confronti della ex compagna, una donna di 44 anni. A denunciare il 68enne è stato il padre della donna: la vittima infatti era completamente in balia dell'ex rifiutandosi di rivolgersi ai carabinieri. Il padre invece ha informato a sua insaputa i militari di quanto stava accadendo: i carabinieri, in sinergia con la Procura di Milano, hanno aperto l'indagine accertando una serie di maltrattamenti subiti dalla donna.
L'incubo in cui viveva la donna
La vittima infatti dall'agosto 2020, da quando i due avevano iniziato la relazione, viveva nell'incubo fatto di calci, pugni e offese di ogni genere. Tra gli episodi più gravi segnalati dai carabinieri c'era quello dello scorso 15 marzo quando, nel corso dell'ennesima lite, la donna è stata colpita al volto dall'uomo con un pugno tanto da provocarle la frattura del setto nasale. La vittima è stata costretta a recarsi in ospedale dove è stata dimessa con una prognosi di 25 giorni. Così i militari hanno eseguito una misura cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano, nei confronti del 68enne che ora dovrà rispondere di maltrattamenti e lesioni gravi.
Una donna salvata grazie all'intervento del figlio di 13 anni
Non è che l'ultimo arresto per maltrattamenti: un'altra donna era vittima di continue vessazioni fisiche e psicologiche continue da vent'anni. Solo l'intervento del figlio di 13 anni della coppia ha messo fine alle botte. Nel dettaglio, sabato 27 marzo, i carabinieri di Bresso, nel Milanese, sono intervenuti e hanno arrestato per maltrattamenti in famiglia, un 51enne di nazionalità albanese, giardiniere e pregiudicato per favoreggiamento, dopo che il figlio tredicenne della coppia ha contattato il 112 per richiedere aiuto. Il ragazzino ha chiesto l’intervento di una pattuglia spiegando che il padre stava aggredendo fisicamente la madre, afferrandola per i capelli. Per l'uomo sono scattate le manette.