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Picchia con l’ombrello e rivolge insulti sessisti a un controllore donna: paura su un bus a Como

Un uomo di 48 anni è stato condannato a nove mesi con pena sospesa per aver aggredito due controllori su un autobus nel centro di Como. Oltre a spintonarli e colpirli con un ombrello avrebbe rivolto alla donna insulti a sfondo sessuale.
A cura di Fabio Pellaco
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Un autobus della linea 1 a Como
Un autobus della linea 1 a Como

Ombrellate, insulti e spintoni contro i controllori su un autobus di Como. Un 48enne è stato arrestato il 21 ottobre per aver aggredito due dipendenti mentre svolgevano l'attività di verifica dei biglietti a bordo di un mezzo di linea. L'uomo ha tentato la fuga per le strade della città, ma è stato raggiunto dagli agenti della Polizia Locale.

Ha aggredito i controllori su un autobus a Como

Il fatto è avvenuto nel pomeriggio di sabato 21 ottobre sul mezzo della linea 1 di Asf autolinee che collega Ponte Chiasso, Como e San Fermo. Intorno alle 17.30 l'autobus si trovava all'altezza di viale Cesare Battisti, in centro città. Il 48enne si trovava a bordo ed è stato avvicinato da una controllore che gli ha chiesto di mostrarle il biglietto.

L'uomo ha reagito con violenza e ha sfogato tutta la sua rabbia sulla donna, iniziando a insultarla apostrofandola con termini anche a sfondo sessuale. In aiuto della donna è arrivato un collega, ma il 48enne ha preso un ombrello e ha iniziato a colpirli e spintonarli. Poi, facendosi largo tra gli altri passeggeri, ha guadagnato l'uscita facendo perdere le proprie tracce.

Condannato a nove mesi con pena sospesa

I controllori hanno immediatamente richiesto l'intervento della Polizia Locale che è giunta sul posto con due pattuglie. Gli agenti hanno rintracciato l'uomo in via Achille Grandi dopo che si era già allontanato dal luogo del fatto.

Il 48enne è stato portato al Comando di viale Innocenzo XI dove è stato identificato: si tratta di un uomo di nazionalità turca, residente in città. Nella mattinata di domenica è stato condotto davanti al giudice per il giudizio direttissimo con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio, percosse aggravate e rifiuto di fornire le proprie generalità. Il giudice lo ha condannato a nove mesi con sospensione della pena in quanto incensurato.

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