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Perché potrebbe essere assolta Silvana Erzembergher, che ha ucciso il vicino di casa a colpi di pistola

Era stata scarcerata nei mesi scorsi e trasferita in una Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza. Silvana Erzembergher, la 71enne che ha ucciso a colpi di pistola un vicino di casa, potrebbe essere assolta.
A cura di Fabio Pellaco
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Aveva ucciso il vicino di casa a colpi di pistola nel parcheggio del condominio e ferito la moglie accorsa in suo aiuto. Ora Silvana Erzembergher, 71enne di Treviglio, potrebbe essere assolta dall'accusa di omicidio volontario aggravato dai futili motivi.

Ha ucciso il vicino davanti al portone di casa

È il 28 aprile scorso quando Luigi Casati, un operaio di 61 anni da poco in pensione, esce dal portone dell'edificio di via Brasside tenendo la cagnolina Chanel al guinzaglio. Erzembergher lo segue e gli scarica addosso quattro colpi di pistola che lo raggiungono uno alla gamba, due alla schiena e uno alla nuca.

In quel mentre accorre la moglie, Monica Leoni, che si getta a terra sul corpo del marito e viene lei stessa colpita da un altro proiettile a causa del quale sta ancora attraversando un percorso riabilitativo. All'arrivo dei carabinieri la donna ha giustificato il suo gesto spiegando di sentirsi perseguitata dai due coniugi, che abitavano due piani sopra il suo appartamento. A nulla erano servite le precedenti denunce della coppia in seguito alle quali la 71enne non avrebbe dovuto avere con sé la pistola.

Si sono concluse le indagini

Tutta la scena è stata immortalata dall'obiettivo del telefonino di una condomina che ha ripreso l'omicidio dalla sua abitazione, mostrando la donna con in mano il revolver calibro 38. Un filmato che si è rivelato fondamentale per la ricostruzione della dinamica di quanto accaduto. Le indagini si sono concluse in questi giorni e il pubblico ministero Guido Schininà ha provveduto a notificare a Erzembergher l'avviso.

Secondo quanto stabilito dalla legge, la donna avrebbe ora venti giorni per sottoporsi all'interrogatorio prima della richiesta di rinvio a giudizio, atto che precede l'inizio del processo. Ma secondo i consulenti del pubblico ministero e della difesa, la donna sarebbe stata incapace di intendere e di volere al momento dell'omicidio.

La donna potrebbe essere assolta

A stabilirlo, nei mesi scorsi, era stata una consulenza psichiatrica richiesta dal pubblico ministero che, su decisione del giudice per le indagini preliminari, aveva portato alla scarcerazione della donna. Il gip aveva quindi disposto il ricovero in una Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza (Rems) a Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova, dove ora Erzembergher si trova.

Quanto emerso dalla consulenza potrebbe portare a una sentenza di proscioglimento, e quindi all'assoluzione, in quanto la donna sarebbe stata incapace di comprendere il significato del gesto compiuto. Non è però da escludere che, in sede di processo, i giudici richiedano una nuova perizia che potrebbe cambiare la valutazione sullo stato di salute mentale della donna.

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