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Perché la sindaca di Castelverde in provincia di Cremona ha vietato i cortei funebri

A Castelverde, un Comune da 6mila abitanti di Cremona, la sindaca ha vietato i cortei funebri e i funerali in alcuni giorni della settimana. Previste multe per chi trasgredisce.
A cura di Enrico Spaccini
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L'ordinanza e la sindaca di Castelverde, Graziella Locci (foto da Facebook)
L'ordinanza e la sindaca di Castelverde, Graziella Locci (foto da Facebook)

Niente più cortei funebri e chi non rispetta l'ordinanza sarà multato. A Castelverde, un Comune da 6mila abitanti nella provincia di Cremona, la sindaca Graziella Locci ha dovuto vietare ai propri cittadini di seguire il feretro a piedi dalla parrocchia al cimitero: "Per motivi di sicurezza".

Il traffico in via Bergamo e i due vigili

Il Comune di Castelverde ha due cimiteri: uno nella frazione di Marzalengo, l'altro a San Martino in Beliseto. Per raggiungerli, i parenti del caro deceduto sono costretti ad attraversare via Bergamo, una strada molto trafficata per cui è richiesta la presenza dei vigili urbani.

"Per scongiurare possibili pericoli alla circolazione stradale di veicoli e pedoni – spiega la sindaca Locci – dobbiamo garantire la presenza di personale che non sempre abbiamo a disposizione". E il problema è proprio qui: a Castelverde ci sono solo due vigili urbani.

Qui l'ordinanza

"Impossibile presidiare tutto il territorio"

Così poco personale non consente, infatti, di garantire la sicurezza dei cortei e nel contempo di svolgere le solite mansioni istituzionali. "Abbiamo attivato la convenzione con la polizia locale di Cremona che dal Comando ci manda un vigile quattro mattine al mese, ma il territorio è così vasto che è impossibile presidiarlo tutto", ribadisce Locci. Solo in casi particolari, e con relativa deroga concessa dagli uffici municipali, sarà possibile seguire il feretro a piedi.

Chi trasgredisce, verrà multato

Non solo. Sempre per lo stesso problema, l'ordinanza prevede anche degli orari e giorni precisi in cui è possibile celebrare i funerali. Ad esempio, non di domenica e mai dopo le 16 e 30. Sono previste multe per tutti coloro che trasgrediranno all'ordinanza e, in più, gli "verrà addebitata qualunque responsabilità derivante da comportamenti non conformi a quanto prescritto".

Regole rigide che, però, al momento trovano il benestare di cittadini e parroco. Il parroco don Giuliano Vezzosi si è detto pronto a collaborare con l'amministrazione comunale, sperando sempre che qualche deroga ogni tanto venga concessa.

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