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Paura su un treno a Seveso, pensa di essere stato filmato con il cellulare e minaccia una donna

Un ragazzo di 25 anni è stato arrestato dopo che ha aggredito prima una donna e poi un altro passeggero su un treno di Trenord. Una volta sceso in stazione a Seveso, in Brianza, ha provato anche a mordere i carabinieri intervenuti. Il ragazzo pensava di essere stato ripreso dalla donna con un telefono: da qui la sua reazione scomposta. Il primo che ha cercato di fermare il 25enne è stato un ragazzino di 19 anni.
A cura di Giorgia Venturini
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Pensava di essere stato ripreso con il telefonino da una passeggera che come lui era sul treno e ha dato di matto. È quello che è successo verso le 9 di ieri, giovedì 21 ottobre, su uno dei convogli della tratta Camnago-Milano di Trenord. Stando alla ricostruzione di quanto accaduto un ragazzo di 25 anni ha aggredito una donna accusandola di starlo filmando con il suo cellulare. Sul treno così sono scattati attimi di panico. A correre in aiuto della donna di 43 anni è stato un ragazzo di 19 anni, che ha fermato il 25enne dando il tempo alla 43enne di allontanarsi.

L'aggressore ha tentato di prendere a morsi i carabinieri

Così è iniziata la "ricorsa" sul treno: la donna infatti è stata inseguita dall'aggressore. Il 19enne nel tentativo di difendere la donna è stato lui stesso aggredito tanto che il 25enne gli ha strappato di mano il cellulare. A dare l'allarme alle forze dell'ordine è stata una guardia giurata in servizio alla stazione di Seveso, dove l'aggressore è stato fatto scendere. Pochi minuti dopo per lui sono scattate le manette grazie l'intervento dei carabinieri della Compagnia di Seregno. Anche davanti ai militari però il ragazzo non è riuscito a mantenere la calma: sulla banchina del treno il 25enne, in evidente stato di alterazione forse per sostanze stupefacenti, ha minacciato e spintonato i militari che solo dopo alcuni minuti sono riusciti a bloccarlo e a portarlo in caserma a Seveso, in provincia di Monza e Brianza. L'indagato ha cercato di più volte di mordere e dare testate. Dopo tutti gli accertamenti del caso il ragazzo, incensurato e residente a Cornate D’Adda, è stato portato in carcere a Monza: dovrà rispondere durante il processo per direttissima dei reati di violenza, minaccia, resistenza, oltraggio a pubblico ufficiale, rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità personale e rapina impropria.

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