Paga 4500 euro per una casa in affitto, ma l’appartamento non esiste: come è stata incastrata la truffatrice

È alla disperata ricerca di casa quando, all'improvviso, lungo via Mantova a Brescia vede l'annuncio per un appartamento proprio nella zona che stava cercando affisso su un palo del semaforo. Non ci pensa due volte: chiama il numero di telefono e, verificata la disponibilità, paga la caparra di 4.500 euro prima di presentarsi all'appuntamento per ricevere le chiavi. Tutto perfetto, se non per il fatto che fosse una truffa.
Tutto comincia quando un papà, residente a Montichiari, si mette in cerca di un appartamento dove potersi trasferire temporaneamente insieme alla sua famiglia in attesa della fine della ristrutturazione della casa di proprietà. Dopo giorni di ricerche e diversi appuntamenti finiti nel nulla, vede un annuncio affisso sul palo di un semaforo proprio nel cuore della città di Brescia che sembra poter risolvere tutti i suoi problemi. È allora che l'uomo chiama la locatrice dell'appartamento per concludere l'affare e, in breve tempo, riceve tutti i documenti: la visura catastale dell'immobile, alcune fotografie che ne provino l'esistenza e una copia del contratto d’affitto. Con loro, anche l'Iban Postepay sul quale versare l'anticipo per l'affitto di 8.400 euro.
Di fronte alle resistenze dell'uomo nel dover versare una cifra così elevata, la donna si mostra, però, ben disposta e si dice pronta a venirgli incontro, "accontentandosi" soltanto della metà della caparra: 4.500 euro. È qui, davanti alla generosità della donna, che l'uomo accetta e fa il bonifico prima di recarsi al luogo prestabilito per la consegna delle chiavi dell'appartamento. Appuntamento al quale, però, la donna non si presenterà mai, sparendo nel nulla.
È a questo punto che il padre di famiglia capisce di essere stato raggirato. L’uomo si reca, dunque, alla caserma dai carabinieri di Montichiari con la documentazione falsa mandatagli dalla presunta locatrice e grazie all’Iban della carta di credito ricaricabile i militari sarebbero riusciti a risalire all'identità della donna: una 39enne residente in provincia di Como che, al momento, è stata denunciata per truffa.