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Ilaria Salis detenuta in Ungheria

Ora la Lega attacca Ilaria Salis con una fake news: “Assaltò un nostro gazebo”. Ma lei fu assolta

“Il 18 febbraio 2017, a Monza, un gazebo della Lega veniva assaltato da decine di violenti dei centri social, Ilaria Salis è finita a processo”: le parole della Lega oggi 31 gennaio fanno polemica. L’avvocato dell’insegnante detenuta in Ungheria: “Era stata assolta”.
A cura di Giorgia Venturini
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La Lega interviene sul caso di Ilaria Salis ma lo fa (anche) rimarcando un'azione anti-Salvini di cui l'insegnante era stata protagonista ben sette anni fa. Allora finì a processo, ma "venne assolta", come ha tenuto a precisare pochi minuti dopo l'avvocato della Salis.

Oggi l'Italia si sta mobilitando per far chiedere all'Ungheria misure alternative al carcere per la 39enne detenuta da quasi un anno "in condizioni disumane". Eppure la Lega, in una nota emessa per denunciare in primis le immagini che arrivano dall'Ungheria, ha colto l'occasione per sottolineare quanto accaduto nel 2017 quando a Monza Ilaria Salis prese parte a "un assalto"- come definito dalla Lega – contro il gazebo pro Salvini. Ma perché ora e soprattutto dal momento che il processo sul caso si era già concluso anni fa? Perché sollevare polemiche su una donna che ogni ministro ora dovrebbe aiutare?

Cosa ha detto la Lega contro Ilaria Salis

La nota finita nel dibattito politico di queste ore è firmata dal Carroccio e si legge così: "Le immagini di Ilaria Salis incatenata in Ungheria sono scioccanti: il suo caso offre la possibilità di riflettere sull'atteggiamento di un Paese membro dell'Ue, ma non solo". Ma le righe dopo fanno un'inversione di rotta: "Il 18 febbraio 2017, a Monza, un gazebo della Lega veniva assaltato da decine di violenti dei centri sociali, e le due ragazze presenti attaccate con insulti e sputi da un nutrito gruppo di facinorosi. Per quei fatti Ilaria Salis è finita a processo, riconosciuta dalle militanti della Lega". Tempo pochi minuti ed è arrivata la precisazione dell'avvocato di Ilaria Salis: "È stata assolta".

La Lega infine ha affondato il colpo. A questo punto è Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture, a puntualizzare che se la detenuta "se fosse colpevole non dovrebbe fare la maestra". A chiarire meglio è il suo partito: "Auspichiamo che la donna di professione insegnante e definita ‘un'idealista', possa dimostrarsi innocente in tutti i procedimenti che la riguardano. Le sue vicissitudini nelle aule di tribunale offrono l'opportunità di ribadire che il legittimo esercizio del dissenso non può mai sfociare in episodi di violenza, soprattutto se particolarmente odiosi come quelli messi in atto contro giovani indifese aggredite da un branco come successo a Monza". Ma cosa è accaduto sette anni fa e perché "meriterebbe" secondo la Lega di essere ricordato ancora oggi?

La donna è accusata in Ungheria di aver partecipato all'aggressione nei confronti di due neonanizisti durante la manifestazione "La Giornata dell'Onore". Forse le nuove accuse hanno sollevato vecchi ricordi?

Cosa è successo a Monza nel febbraio del 2017

Era 18 febbraio 2017. A Monza un gazebo della Lega era stato "assaltato" da un gruppo di manifestanti dei centri sociali, di cui avrebbe preso parte anche Ilaria Salis. Il gruppo avrebbe ribaltato i tavoli e fatto cadere i volantini a terra gridando "fuori i fascisti dalle città". Allora Matteo Salvini aveva commentato così l'accaduto affidando il suo pensiero a un post Facebook: "Ecco la tolleranza dei kompagni che amano i clandestini e odiano gli italiani: aggredire, spaccare, insultare! Vergognatevi vigliacchi. Un abbraccio alle due ragazze della Lega di Monza che erano al gazebo del video e uno ai militanti di Noi con Salvini che stamattina a Roma hanno subito un'analoga aggressione". A quanto pare ci fu un processo nei confronti di Ilaria Salis che finì con una sentenza di assoluzione.

Il Pd contro le parole della Lega

Alle parole del Carroccio risponde anche l'opposizione. La segretaria del partito democratico Elly Schlein considera fuori luogo parole simili in un momento in cui l'Italia dovrebbe fare squadra per garantire la dignità a una sua cittadina: "La Lega anziché battersi per non vedere calpestata la dignità di una cittadina italiana si mette a rovistare nel suo passato, ancora prima che sia pronunciata sentenza ha già deciso la colpevolezza, e mette altre catene ai polsi e alle caviglie di Ilaria Salis richiamando accuse su cui è già stata assolta". Poi Schlein conclude così: "In questa nostalgia di Medioevo dove sparisce la presunzione di innocenza Salvini si spinge ad affermazioni di un paternalismo insopportabile, ma se sostiene che chi è accusato di lesioni non possa fare la maestra allora viene da chiedergli come possa, chi è accusato di sequestro di persona, fare il ministro".

Cosa si sta facendo per salvare Ilaria Salis

In queste stesse ore l'avvocato Eugenio Losco, uno dei legali italiani appunto che assiste Ilaria Salis, svela come si sta pensando di procedere: "Stiamo valutando la possibilità di fare ricorso immediato alla Corte europea di Strasburgo per la violazione dell'articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, che è già costata altre condanne all'Ungheria". Perché "la violazione è palese, visto come è stata portata con un guinzaglio in aula. Intanto andiamo avanti cercando di capire in cosa consiste l'impegno del governo per arrivare all'obiettivo degli arresti domiciliari". Quello che si chiede infatti ora è che all'insegnante, in attesa di sentenza, venga concessa una misura alternativa al carcere.

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