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Omicidio nel carcere di Opera, Domenico Massari ha ucciso Antonio Magrini perché “ha cambiato il canale in tv”

Domenico Massari ha ucciso il suo compagno di cella, Antonio Magrini, nel carcere di Opera nella serata del 19 aprile. L’omicidio sarebbe avvenuto in seguito a una lite nata perché la vittima avrebbe cambiato il canale della tv senza il consenso dell’altro.
A cura di Enrico Spaccini
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Domenica Massari
Domenica Massari

Sarebbe stato l'uso del telecomando il motivo che ha portato Domenico Massari a uccidere il suo compagno di cella, Antonio Magrini, nella serata di venerdì 19 aprile. I due condividevano gli stessi spazi ormai da quattro mesi nel carcere di Opera: il primo perché condannato per l'omicidio di sua moglie Deborah Ballesio, il secondo per questioni di droga. Stando a quanto emerso dai primi accertamenti, non ci sarebbero mai stati in passato interventi per liti o diverbi. Agli investigatori Massari ha detto di aver colpito Magrini e poi averlo strangolato a morte perché aveva "cambiato il canale in tv".

Domenico Massari e Antonio Magrini

Domenico Massari nel 2019 si era presentato in uno stabilimento balneare di Savona con una pistola in mano. Si stava tenendo una serata di karaoke e tra la folla c'era anche la sua ex moglie, Deborah Ballesio. Una volta individuata, Massari ha estratto l'arma e l'ha uccisa sparandole cinque volte. Il 58enne si è poi consegnato al carcere di Sanremo un paio di giorni dopo.

Antonio Magrini, detto "Toni Cavallero", aveva un trascorso diverso. Nato a Bari, era esponente del ‘clan Magrini' di cui faceva parte anche suo fratello Vito, il re criminale dell'Ippodromo di San Siro. Il 68enne era finito in carcere a ottobre 2023, ,a già in passato ha avuto problemi con la giustizia partecipando agli agguati contro il clan rivale dei Panaiia, per il controllo dello spaccio a Baggio e San Siro, e nel '98 è stato coinvolto nelle indagini per l’omicidio a colpi di stampella di un venditore ambulante di frutta e verdura.

L'omicidio di Magrini per la tv

Il sindacato di polizia penitenziaria Fp Cgil ha fatto sapere con una nota che l'omicidio di Magrini si è sviluppato a causa della "condivisione degli spazi detentivi". Lo stesso Massari, però, ha fornito una prima spiegazione agli investigatori poco dopo il fatto. I due erano stati messi nella stessa cella all'interno della sezione ‘stato di trattamento avanzato' qualche mese fa, ma insieme passavano solo poche ore, quelle notturne dalle 20:30 al mattino seguente.

Intorno alle 22:30 di venerdì 19 aprile, Massari avrebbe colpito Magrini alla testa con il manico di una scopa e poi lo avrebbe strangolato a morte con la cintura dell'accappatoio. I sanitari hanno provato a prestare soccorso al 68enne, ma al loro arrivo era già deceduto. La colpa di Magrini sembrerebbe essere stata quella di aver "cambiato il canale in tv" senza il consenso del compagno di cella.

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