Omicidio a Sesto San Giovanni: uomo trovato morto tra le fiamme, sul corpo ferite da taglio

Trovate ferite da arma da taglio sul cadavere dell’uomo che questa mattina, martedì 22 luglio, è stato trovato carbonizzato in un appartamento andato a fuoco a Sesto San Giovanni (Milano). Le forze dell’ordine indagano per omicidio.
A cura di Giulia Ghirardi
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Sono state trovate molteplici ferite da arma da taglio sul cadavere dell'uomo – 60enne di nazionalità turca – che questa mattina, martedì 22 luglio, è stato trovato carbonizzato in un appartamento andato a fuoco in via Fogagnolo 130 a Sesto San Giovanni (Milano). Sul caso la procura di Monza ha già aperto un fascicolo per omicidio contro ignoti: oltre alle coltellate, infatti, ci sarebbe stato anche un tentativo di bruciarne il corpo partendo dal viso. Sul caso indaga la Squadra Mobile di Milano coordinata dal pm di Monza Marco Giovanni Santini.

L'incendio e le parole di un testimone

Secondo quanto emerso dalle indagini, l'incendio sarebbe divampato intorno alle 3:40 di questa notte nella camera da letto dell'appartamento al piano terra del palazzo in via Fogagnolo 130. A dare l'allarme, dopo aver sentito un forte odore di fumo provenire dall'appartamento, sono stati i vicini. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Sesto San Giovanni, gli operatori sanitari 118 e la polizia scientifica.

Stando ai primi accertamenti, si tratterebbe di un omicidio. Ad avvalorare tale tesi le ferite da arma da taglio che sono state rinvenute sul corpo del 60enne che, dunque, sarebbe stato ucciso prima dell'incendio. "Sono stato svegliato da una vicina che ha cominciato a bussare alla mia porta. Sono uscito e abbiamo visto il fumo sulle scale. Abbiamo cominciato a urlare ‘incendio' e siamo scappati in strada", ha riferito uno dei condomini a Fanpage.it. "Eravamo tra gli ultimi, non ci siamo accorti di nulla, gli altri condomini erano già tutti fuori insieme ai pompieri".

Secondo quanto riferito a Fanpage.it da fonti investigative, sembra che l'appartamento fosse dato in uso a un 20enne, amico della figlia della proprietaria, nonostante non risulti esserci un regolare contratto d'affitto. Ancora in fase di accertamento, il legame tra il ragazzo – che al momento dei fatti si trovava lontano, in vacanza – e il 60enne. Stando a quanto appreso, le indagini ora si starebbero concentrando sul perché l'uomo si trovasse nell'appartamento.

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