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Occupato l’istituto Severi Correnti a Milano: fumogeni in cortile, interviene la polizia

Questa mattina gli studenti dell’istituto Severi Correnti di Milano hanno occupato la scuola, organizzandosi in diversi collettivi su svariate tematiche. La polizia è intervenuta per consentire al corpo docente di entrare nell’istituto.
A cura di Francesco Loiacono
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Uno dei momenti dell'occupazione dell'istituto Severi-Correnti (Da Instagram)
Uno dei momenti dell'occupazione dell'istituto Severi-Correnti (Da Instagram)

Nella mattinata di oggi, mercoledì 19 gennaio, gli studenti dell'istituto Severi Correnti di Milano hanno occupato la loro scuola. L'istituto di via Alcuino, in zona Citylife, comprende un liceo scientifico e linguistico e due corsi di studio professionali. Prima dell'inizio delle lezioni odierne gli studenti si sono riuniti in assemblea in cortile e hanno deciso di dare inizio all'occupazione: in seguito hanno chiuso il cancello con i lucchetti, lasciando fuori i professori, e hanno dato vita a una serie di "collettivi" su vari temi: cineforum, analisi sul complottismo, classi sul riciclo e sulla fast fashion e così via.

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L'occupazione è molto "social", come d'altronde la generazione di chi la fa: su Instagram è stato aperto un account per dare conto delle diverse fasi della giornata. Nelle story si vedono le fasi iniziali dell'occupazione, durante le quali qualcuno tra gli studenti ha anche acceso dei fumogeni e fatto esplodere dei botti all'interno del cortile. La dirigenza dell'istituto ha reagito chiamando la polizia, che ha tolto i lucchetti consentendo l'ingresso del corpo docente nell'istituto. I collettivi inizialmente previsti all'interno delle classi sono stati spostati in diversi angoli del cortile e nella aule del Correnti per via della decisione della presidenza del Severi che, come hanno scritto i ragazzi su Instagram, ha chiuso tutte le classi.

Sulla cancellata dell'istituto sono stati affissi dei cartelli contro la dad, la didattica a distanza, e per chiedere più fondi per la scuola. Tra i motivi che hanno portato all'occupazione anche alcune disposizioni decise per via dell'emergenza pandemica, come il divieto di fare l'intervallo in cortile.

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