video suggerito
video suggerito
Nuovo stadio di San Siro

Nuovo stadio di San Siro, il sindaco Beppe Sala: “Le bonifiche e la demolizione saranno pagate dalle squadre”

Dopo la fine del bando, che si è chiuso con l’unica offerta di acquisto presentata da Inter e Milan, comincerà la trattativa privata tra le squadre e il Comune. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha specificato che i costi di bonifica e quelli per l’eventuale demolizione della struttura spetteranno tutti ai club.
A cura di Alice De Luca
37 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Negli scorsi giorni si è chiuso il bando del Comune per la vendita dello stadio di San Siro. L'unica offerta arrivata a Palazzo Marino è stata quella consegnata dalle squadre Inter e Milan, che hanno proposto l'acquisto della struttura e dell'area circostante (una superficie totale di 281mila metri quadrati) per una cifra che non dovrebbe allontanarsi troppo dalla valutazione di 197 milioni fatta dall'Agenzia delle Entrate. A questo punto, quindi, si avvierà la fase di trattative private tra i club e il Comune.

Le squadre si assumeranno i costi delle bonifiche e dell'abbattimento

"Abbiamo delle questioni da sistemare – ha commentato il sindaco di Milano Giuseppe Sala a margine della presentazione di PianoCity – la principale è relativa alle bonifiche, è già chiaro con le squadre che se procederanno con l'operazione le pagheranno loro". E sempre sul tema il sindaco ha spiegato: "Sulle bonifiche come di consuetudine quando si vende e non si sono fatti carotaggi sufficienti bisogna capire. Io non credo che ci saranno grandi problemi, non è un'area che è stata oggetto di attività industriali inquinanti, dipenderà poi anche dal progetto e da quanta terra andrà spostata. Bisogna verificare".

E proprio in merito al progetto, Sala ha specificato che anche i costi dell'eventuale demolizione dello stadio, così come quelli delle bonifiche, spetteranno alle squadre: "su questo siamo stati chiari con le squadre, sarà a loro carico".

Il comitato di cittadini che si oppone alla demolizione

L'ipotesi dell'abbattimento, tuttavia, è proprio ciò contro cui si sta battendo Luigi Corbani, presidente del comitato Sì Meazza, che negli scorsi giorni ha presentato un esposto alla Corte dei Conti, chiedendo di verificare se sia avvenuto un danno erariale per le casse pubbliche nelle procedure di vendita dello stadio. Tra le criticità evidenziate da Corbani, figura anche l'ipotesi che il vincolo culturale sul secondo anello dello stadio (che dovrebbe attivarsi a 7o anni esatti dalla costruzione) sia da retrodatare: non scatterebbe, cioè, a novembre 2025 come sancito dalla Sovrintendenza e dal Comune, ma sarebbe partito già a gennaio 2025.

Il sindaco Giuseppe Sala: "Vado avanti per la mia strada"

In merito agli appunti di Corbani, però, Sala ha commentato: "Il Comitato sta provando ogni modo per bloccare questa iniziativa, io vado avanti per la mia strada, facciano quello che ritengono di fare. Dal nostro punto di vista abbiamo pareri che vanno dal legale alla sovrintendenza e quindi siamo sicuri di quello che facciamo".

Nessuno sconto, da parte del sindaco, nemmeno per il regista britannico Ken Loach, che negli scorsi giorni ha definito "sconvolgente" l'ipotesi di abbattere San Siro: "Ognuno ha il suo parere ma il punto è ragionare in ottica di alternative – ha concluso Sala – Le squadre vogliono uno stadio, il compagno Ken Loach non vive a Milano e non sa cosa vorrebbe dire andare allo stadio a San Donato che non credo sia una ipotesi gradita ai tifosi".

37 CONDIVISIONI
154 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views