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“Non ha il green pass”: biblioteca vieta l’ingresso a un bambino di 10 anni

“Non puoi accedere alla biblioteca perché non hai il green pass”: è questa la motivazione che sarebbe stata data a un bambino di dieci anni che ieri mattina è andato in biblioteca a Bresso, comune in provincia di Milano, per poter studiare. Per il ragazzino però, vista la sua età, non è previsto l’obbligo di green pass considerato che questo scatta dai 12 anni in su.
A cura di Ilaria Quattrone
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(Immagine di repertorio)
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"Non ha il green pass": così la biblioteca civica di Bresso, comune in provincia di Milano, ha vietato l'ingresso a un bambino di dieci anni dimenticando però che, secondo la normativa vigente, la certificazione verde non è richiesta per i ragazzi dai 12 anni in giù che sono esclusi dalla campagna vaccinale. La notizia è stata segnalata dalla madre del ragazzino che, tramite un post su Facebook, ha chiesto delucidazioni al sindaco.

La segnalazione della madre

Sul gruppo "Bresso Segnalazioni" si legge infatti che il ragazzino di dieci anni si era recato alla biblioteca per poter fare i suoi compiti quando "è stato mandato via perché non ha il green pass – spiega la donna che continua – al che abbiamo risposto che è normale che non lo abbia data la sua età, ma hanno detto che hanno queste disposizioni". La donna si rivolge poi al sindaco Simone Cairo: "Può gentilmente darmi delucidazioni in merito? Non mi sembrano giuste regole, grazie".

L'intervento del sindaco e dell'assessore alla Cultura

Il primo cittadino, oltre a essersi detto dispiaciuto per quanto accaduto, ha spiegato che non esiste alcuna disposizione del Comune che impone di chiedere il green pass ai minori di dodici anni. Il sindaco ha poi affermato che con molta probabilità sarà stato un malinteso ma che "se ci saranno da fare delle scuse al bambino, le faremo". All'interno del gruppo è intervento anche l'assessore comunale alla Cultura Adriano Radaelli che ha informato la cittadinanza di aver chiesto una relazione scritta su quanto accaduto in quella mattinata: "Acclarati i fatti sarà mia premura portarli alla conoscenza dei cittadini e in presenza di errori prendere i dovuti provvedimenti affinché certi episodi non debbano più capitare".

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