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Neonata resta chiusa in auto a Parabiago: salvata dai vigili del fuoco

Una neonata di pochi giorni è rimasta chiusa nell’auto della madre a Parabiago, in provincia di Milano. La donna stava caricando il bagagliaio quando si è accorta che le portiere non si aprivano più: ha chiamato i vigili del fuoco che in pochi minuti hanno rotto un finestrino e hanno liberato la piccola, che non ha riportato alcuna conseguenza.
A cura di Francesco Loiacono
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Attimi di paura nel primo pomeriggio di ieri, lunedì 19 luglio, a Parabiago, comune in provincia di Milano. Una neonata di pochi giorni è rimasta chiusa nell'auto della madre, mentre la donna stava caricando il bagagliaio. La mamma della piccola non ha mai perso la lucidità e ha subìto chiamato i vigili del fuoco, che sono accorsi in pochi minuti e sono riusciti a liberare la neonata, che probabilmente non si è accorta di nulla.

Le portiere si sarebbero chiuse forse per un malfunzionamento

L'allarme all'Azienda regionale emergenza urgenza è arrivato pochi minuti dopo le 14, in una delle ore più calde della giornata. Pare che la mamma della neonata avesse sistemato la figlioletta nel seggiolino, fissato sul sedile del passeggero anteriore dell'auto, e avesse poi chiuso le portiere per andare a caricare il bagagliaio. A quel punto però, a causa probabilmente di un malfunzionamento, le sicure delle portiere si sono chiuse e la donna si è così trovata chiusa fuori, mentre all'interno è rimasta la figlia. In risposta all'allarme della madre sono intervenuti i vigili del fuoco, i carabinieri e anche un'ambulanza inviata precauzionalmente dal 118. I pompieri, verificata l'impossibilità di aprire l'auto dall'esterno, hanno rotto il vetro di un finestrino posteriore e hanno poi aperto le portiere dall'interno, consentendo così a mamma e figlia di riabbracciarsi. La neonata, come detto, non si è accorta di nulla: è rimasta chiusa per pochi minuti, per altro con l'aria condizionata accesa, e non ha riportato alcuna conseguenza a causa della disavventura, tanto che non c'è stato bisogno di portarla in ospedale nemmeno per accertamenti.

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