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Muore precipitando dalla cascata per un selfie: fuori pericolo il compagno di Patrizia

Non è in pericolo di vita il compagno di Patrizia Pepè, la donna morta domenica a Piuro, in Valchiavenna, dopo essere precipitata dalla cima delle cascate dell’Acquafraggia forse nel tentativo di scattarsi una foto. Antonino Ciulla, 36 anni, era caduto nel tentativo di salvare la vita a Patrizia: ha riportato la frattura di una vertebra e diverse ferite. Intanto il sindaco di Piuro sta valutando di chiudere l’accesso alle cascate in caso di eccessivo affollamento: “La montagna non è un luna park – ha scritto – È meravigliosa ma va frequentata con saggezza”.
A cura di Francesco Loiacono
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È fuori pericolo il compagno di Patrizia Pepè, la donna morta domenica a Piuro, in Valchiavenna, dopo essere precipitata dalla cima delle cascate dell'Acquafraggia. Antonino Ciulla, 36 anni, era caduto nel tentativo di salvare la vita a Patrizia: aveva provato ad afferrarla per un braccio ma era precipitato assieme a lei, cadendo per diverse decine di metri. Patrizia, 42enne originaria di Polistena, in Calabria, ma residente da alcuni anni a Seregno, è stata sfortunata: è caduta sulle rocce ed è morta sul colpo. Il compagno, invece, si è miracolosamente salvato: è stato ricoverato in ospedale in gravi condizioni ma se l'è cavata alla fine con una prognosi di 20 giorni per le diverse ferite riportate e la frattura di una vertebra.

La tragedia è avvenuta a causa di un'imprudenza

Negli occhi dell'uomo resterà però per sempre impressa la tragedia che gli ha portato via la donna che amava, madre di una ragazza da poco maggiorenne. Una tragedia avvenuta davanti allo sguardo di tanti altri visitatori delle cascate, meta molto gettonata, e dovuta a quanto pare a un'imprudenza: Patrizia avrebbe infatti scavalcato una delimitazione in acciaio sulla sommità delle cascate e, forse nel tentativo di farsi un selfie, avrebbe messo un piede in fallo, precipitando. "Dalle prime ricostruzioni pare che la donna abbia scavalcato la delimitazione in acciaio e abbia attraversato la parte sommitale della cascata a piedi nudi, cosa assolutamente vietata dal regolamento e dai cartelli segnaletici", ha scritto su Facebook il sindaco di Piuro, Omar Iacomella.

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Il sindaco è pronto a chiudere l'accesso alle cascate

"Dispiace per quanto accaduto – ha aggiunto il sindaco -. Tutto ciò deve far riflettere: indossiamo sempre calzature adatte alla montagna? Abbiamo preso coscienza dei pericoli che possiamo correre? Tante volte no. La montagna non è un luna park. È meravigliosa ma va frequentata con saggezza perché purtroppo possono accadere tragedie come quella di oggi (domenica, ndr)". La riflessione del primo cittadino potrebbe avere presto delle conseguenze pratiche: il sindaco ha infatti preannunciato controlli nel fine settimana al fine di verificare il corretto equipaggiamento degli escursionisti, ipotizzando anche la possibilità di chiudere tutto se dovessero arrivare troppe persone.

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