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Muore a 13 anni dopo lo schianto in auto a 150 all’ora: 3 anni di carcere per il 22enne alla guida

Il giudice del Tribunale di Lecco, Gianluca Piantadosi, ha stabilito 3 anni di reclusione e 4 anni di revoca della patente per il 22enne che guidava la Bmw che lo scorso 10 gennaio si è schiantata a 150 km/h ad Abbadia Lariana (Lecco) provocando la morte di una 13enne. Stabilite provvisionali di 50.000 per i genitori e di 15.000 per gli altri parenti costituiti.
A cura di Giulia Ghirardi
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Frame del video registrato poco prima dello schianto e pubblicato sui social
Frame del video registrato poco prima dello schianto e pubblicato sui social

Tre anni di reclusione e 4 anni di revoca della patente. Come appreso da Fanpage.it, è questa la pena emessa oggi, mercoledì 10 settembre, dal giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Lecco, Gianluca Piantadosi, per il 22enne che guidava la Bmw che si è schiantata a 150 km/h ad Abbadia Lariana (Lecco) provocando la morte di una 13enne la notte dello scorso 10 gennaio. Stabilite anche provvisionali di 50.000 per i genitori e di 15.000 per gli altri parenti costituiti.

Dall'incidente alla sentenza: cosa sappiamo

Stando a quanto ricostruito nel corso delle indagini, la 13enne si trovava a bordo dell'auto in compagnia di un 19enne e del 22enne alla guida. I tre si stavano dirigendo a Lecco per riaccompagnare a casa la ragazza dopo una serata trascorsa insieme. Erano quasi le 5 del mattino quando il ragazzo alla guida, poco prima del tunnel di innesto alla statale 36, ha perso il controllo della Bmw schiantandosi a 150 chilometri orari contro i parapetti in cemento ai lati della carreggiata.

La 13enne è deceduta nel pomeriggio di giovedì 16 gennaio, dopo sei giorni di ricovero nel reparto di Neurorianimazione dell'ospedale Manzoni di Lecco. Ne sono invece usciti indenni i due ragazzi. In seguito al tragico incidente, i genitori della ragazza hanno sporto due querele contro i ragazzi maggiorenni: una per omicidio stradale nei confronti del conducente e l'altra per sottrazione di minore nei confronti di entrambi i giovani che si trovavano bordo della vettura.

Durante l'interrogatorio che si è svolto lo scorso 31 gennaio, il 22enne ha ricostruito quanto accaduto: mentre lui si trovava alla guida della Bmw di proprietà della famiglia dell'amico 19enne, seduto accanto a lui, lato passeggero, la 13enne si trovava sui sedili posteriori dove è rimasta incastrata in seguito all'impatto e dove è stata recuperata dagli operatori sanitari prima di essere portata in ospedale. Alla fine dell'interrogatorio, il pubblico ministero ha chiesto gli arresti domiciliari per il 22enne al quale, nel frattempo, è stata ritirata la patente.

Oggi, dopo oltre 7 mesi, è arrivata la condanna nei suoi confronti: 3 anni di reclusione, 4 anni di revoca della patente, danni da quantificarsi in sede civile con provvisionali di 50.000 per i genitori e di 15.000 per gli altri parenti costituiti.

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