Motociclista ucciso da un pioppo a Bergamo: il direttore del Crea patteggia 9 mesi, a processo la responsabile

Ferruccio Carminati è deceduto il 17 aprile 2024 travolto dal ramo di un pioppo malato mentre transitava in sella alla sua Yamaha lungo via Stezzano a Bergamo. Il filone di alberi era di proprietà di Centro di ricerca cerealicoltura e colture industriali (Crea) e per questo motivo sono finiti a processo per omicidio colposo il direttore Nicola Pecchioni e la responsabile dell'ente, la biologa Sabrina Locatelli. Il primo, difeso dall'avvocata Stefania Poggi, ha patteggiato 9 mesi con pena sospesa, mentre la seconda, assistita dall'avvocato Emilio Gueli, non ha scelto riti alternativi ed è stata rinviata a giudizio.
Stando a quanto ricostruito, Carminati stava tornando a casa in sella alla sua moto quando, poco prima delle 17, il ramo di un pioppo di via Stezzano si è spezzato cadendogli addosso. L'impatto ha rotto il casco e ucciso il motociclista sul colpo. Il tronco del pioppo era già danneggiato e la pianta era stata ulteriormente indebolita dal vento di quei giorni.
Come accertato dagli inquirenti, già dall'ottobre del 2023 Pecchioni e Locatelli avevano commissionato una perizia allo studio Gpt di Bergamo per verificare le condizioni delle piante di via Stezzano. L'agronomo Marco Teli nella sua relazione aveva sottolineato come alcune di esse fossero pericolose, in particolare il pioppo numero 15. Il Crea aveva chiesto al Comune di Bergamo il nulla osta per intervenire il 9 febbraio 2024, con la risposta positiva arrivata una settimana dopo, il 16 febbraio. Secondo l'accusa, però, nessuna iniziativa sarebbe stata presa nei confronti della pianta che ad aprile è rovinata su Carminati uccidendolo.
Pecchioni, in qualità di direttore del Crea, davanti alla gup Maria Beatrice Parati ha patteggiato 9 mesi, con pena sospesa, per omicidio colposo. Locatelli, responsabile della sede di ricerca di Bergamo, non ha chiesto riti alternativi ed è stata rinviata a giudizio come da richiesta della Procura. Il processo si aprirà il 24 settembre. Lo stesso ente è stato citato come responsabile civile, mentre la moglie della vittima si è costituita parte civile attraverso l'avvocato Federico Merelli.