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Motociclista speronato da un automobilista al semaforo, l’autopsia: “Il cranio è stato schiacciato”

Durante l’ultima udienza sull’omicidio di Walter Monguzzi, motociclista speronato dall’auto guidata da Vittorio Belotti, il medico legale ha affermato che il cranio del centauro sia stato schiacciato.
A cura di Ilaria Quattrone
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Nella giornata di ieri, venerdì 22 settembre, si è svolta una nuova udienza del processo per omicidio volontario che vede imputato Vittorio Belotti, accusato di aver speronato con la sua automobile e ucciso Walter Monguzzi. I fatti risalgono al 30 ottobre 2022 e sono avvenuti a Montello, comune che si trova nella provincia di Bergamo.

Sulla base di quanto ricostruito fino a questo momento, Belotti avrebbe speronato Monguzzi che si trovava in sella alla sua moto. Lo avrebbe così fatto cadere. Un secondo automobilista (non indagato), che si trovava dietro ai due, avrebbe provato a evitare il centauro non riuscendoci.

Le parole del medico legale

Ieri il presidente della Corte d'Assise Giovanni Petillo ha ascoltato il medico legale Luca Tajana che ha spiegato come Monguzzi sia morto a causa di un "complesso trauma cranico-cervicale". Le lesioni "della volta e della base cranica" sarebbero infatti compatibili con una compressione "come se il corpo fosse stato sormontato dall'auto che proveniva in senso contrario".

La Procura sostiene che Belotti abbia spinto fuori strada Monguzzi per ben tre volte: lo avrebbe così fatto cadere e sarebbe poi scappato. La difesa del cinquantenne, invece, sostiene che il centauro sia caduto mentre dava alcune pedate sulla portiera dell'automobile.

Il secondo conducente avrebbe provato a evitare il motociclista, ma non ce l'ha fatta. A tal proposito il medico legale ha spiegato che se non fosse stato urtato dal veicolo, Monguzzi non sarebbe morto.

Le telecamere e i testimoni

Dalle indagini è poi emerso che le telecamere installate nella zona non avrebbero ripreso l'incidente: il server infatti avrebbe perso la connessione proprio nei cinque secondi cruciali. I filmati infatti mostrano il momento antecedente all'impatto e quello successivo. Ci sono però le parole di alcuni testimoni. Una coppia che, appena si è resa conto dell'incidente, ha inseguito Belotti e ha fotografato la targa.

Una donna, che guidava una Panda, che si trovava dietro l'accusato e la vittima e che ha visto il primo sterzare a sinistra tre volte fin quando non l'ha buttato a terra. Ci sarebbero poi alcune intercettazioni, pubblicate dai media locali, dove Belotti avrebbe detto: "Dall'altra parte arrivava una macchina, bisogna vedere se è morto quando è caduto per colpa mia. Però quello là non poteva evitarlo perché se l'è ritrovato davanti".

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