video suggerito
video suggerito

Morto sulla pista di Orio al Serio, i sindacati: “Problemi di sicurezza, tragedia sfiorata anche 2 mesi fa”

La Cub Trasporti è intervenuta in merito alla morte di Andrea Russo che ieri mattina ha perso la vita, risucchiato dal motore di un aereo sulla pista di atterraggio di Orio al Serio. I sindacati ora vogliono più sicurezza: “Ci chiediamo tutti la stessa cosa: ma è davvero così semplice raggiungere la pista?”. Anche perché, due mesi fa, era già stato segnalato un altro ingresso.
A cura di Giulia Ghirardi
148 CONDIVISIONI
Immagine

"Pretendiamo sicurezza per tutti dopo l'incidente di Orio al Serio". A parlare è la Cub Trasporti in riferimento alla morte di Andrea Russo, il 35enne che ieri mattina, martedì 8 luglio, ha perso la vita, risucchiato dal motore di un aereo, dopo essere riuscito a forzare i controlli di sicurezza e arrivare sulla pista di atterraggio dell'aeroporto di Orio al Serio. Ma come ha fatto a raggiungerla? È davvero così semplice accedere alla pista? Anche perché, due mesi fa, era già stato segnalato un altro ingresso.

La risposta dei sindacati: "Troppo facile raggiungere la pista"

La Cub Trasporti ha sottolineato che gli aeroporti italiani, in questo caso lo scalo bergamasco di Orio al Serio, "vogliono garantire la sicurezza di passeggeri e operatori demandando a personale part-time su turni, affidandosi a cooperative di carico e scarico e dipendenti con contratti a chiamata". Nello specifico, secondo le sigle sindacali, a Orio al Serio "manca personale sufficiente a gestire i volumi di traffico aereo". Da qui l'appello: "A tutte le organizzazioni sindacali presenti in aeroporto per rilanciare unitariamente una mobilitazione a tutela di tutti coloro che lavorano o viaggiano passando dall'aeroporto Caravaggio di Bergamo, dove da tempo segnaliamo problemi relativi alla sicurezza ormai non più eludibili".

Infatti, sempre sulla pista di atterraggio dell'aeroporto bergamasco due mesi fa era già stato denunciato l'ingresso di un'altra persona. Il fatto era stata segnalato da Fit Cisl. "Un uomo, che si pensa abbia scavalcato la recinzione, è stato trovato all'interno del carrello di un aereo", ha ricordato Pasquale Salvatore, segretario della Fit Cisl di Bergamo. Ieri "una persona è morta e siamo tutti a capo chino. Stiamo aspettando le indagini della magistratura per capire cosa è successo" premette il sindacalista, però, "tutti ci facciamo la stessa domanda: cosa ci faceva una persona sotto il motore di un aereo?". Per fronteggiare tale problema Salvatore aveva fatto una proposta, quella di un "osservatorio per analizzare i problemi di tutto il sedime aeroportuale, con prefettura, società e chi si occupa della sicurezza, ma a oggi la proposta non è decollata".

Come ha fatto il 35enne ad arrivare alla pista di atterraggio

Secondo quanto appreso da Fanpage.it, Andrea Russo – 35enne residente a Calcinate, in provincia di Bergamo – non lavorava in aeroporto e non era neanche un passeggero. Una volta giunto all'ingresso di Orio al Serio a bordo della sua Fiat 500 rossa, l'uomo si sarebbe diretto nell'area dedicata agli arrivi dell'aeroporto. Una volta lì avrebbe atteso l'apertura delle porte automatiche, attivate all'uscita di qualche passeggero, per introdursi e quindi eludere i controlli di sicurezza.

Dopodiché, inseguito da alcuni poliziotti, l'uomo avrebbe percorso a ritroso la via d'uscita sino alla pista di atterraggio dove il 35enne è poi stato risucchiato dal motore di un Airbus A319 di Volotea con destinazione l’aeroporto delle Asturie, in Spagna, che, al momento dei fatti, stava ultimando il cosiddetto "pushback", ovvero la manovra di allontanamento dalla piazzola di sosta.

Video thumbnail

Sul posto sono intervenuti gli operatori sanitari del 118 per constatare il decesso dell'uomo. Insieme a loro anche la pm Letizia Aloisio, i vigili del fuoco e gli agenti della questura di Bergamo. Secondo quanto emerso dai primi accertamenti, la vittima si sarebbe recata in aeroporto con l'intenzione di togliersi la vita e, dunque, sembra si sia lanciata volontariamente contro il motore dell'aereo. Ancora da chiarire, invece, le motivazioni alla base dell'atto, ora al vaglio degli inquirenti.

"Stiamo investigando sui suoi eventuali rapporti con l'aeroporto o il mondo degli aerei. Nell'auto con la quale è arrivato in aeroporto, ingombra di ogni tipo di materiale, non abbiamo trovato niente che possa dare qualche tipo di spiegazione", ha rivelato in merito il procuratore di Bergamo, Maurizio Romanelli.

148 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views