Morte Erika Ferini Strambi, ancora dubbi su cosa le sia successo: disposti nuovi accertamenti

Ci sono ancora diversi punti interrogativi su cosa possa essere successo a Erika Ferini Strambi, la donna di 53 anni che è stata trovata morta nelle campagne di Pantigliate (Milano) dopo dieci giorni dalla sua scomparsa. Sembrerebbe che non vi siano dubbi circa il fatto che possa avere un incidente e che sia quindi finita in un fosso con la sua automobile. Gli inquirenti hanno però deciso di far svolgere ulteriori accertamenti sia sul corpo della 53enne che sui dispositivi telefonici. O meglio saranno analizzati i tabulati telefonici del cellulare privato, che non è stato ancora ritrovato.
Stando a quanto riportato dal quotidiano Il Giorno, considerata la posizione dell'auto sembrerebbe che sia stata la donna a perdere il controllo dell'automobile. Questa sembrerebbe essere l'ipotesi più probabile rispetto a quella di una ipotetica messinscena da parte di una seconda persona considerato che, per questa, sarebbero state necessarie manovre molto complicate. Inoltre il sedile del conducente sarebbe rimasto così come lo utilizzava la proprietaria, che aveva fatto adattare sia l'abitacolo che i pedali alla sue caratteristiche fisiche e alla sua disabilità.
Il medico legale, durante l'autopsia, avrebbe evidenziato la rottura di tre costole che potrebbe però essere stata provocata dall'impatto con il volante. Ci sono però ancora dubbi su quello che potrebbe esserle successo dopo. Potrebbe essere scesa dall'automobile e potrebbe aver camminato per alcune centinaia di metri. Potrebbe essere poi caduta e potrebbe aver colpito con la testa e, di conseguenza, aver perso conoscenza. Queste sono solo ipotesi, per il momento non c'è alcuna conferma al riguardo. Ci sarebbe una pietra sporca di sangue, ma l'autopsia avrebbe rivelato che la scatola cranica era integra.
C'è un altro punto poco chiaro, che riguarda gli slip: sono stati trovati a pochissima distanza dal cadavere ed erano ripiegati. Non è chiaro quindi come siano arrivati lì e, precisamente, se se li sia sfilati da sola o se possa averlo fatto qualcun altro. Saranno fatti quindi accertamenti per capire se vi sia stata una violenza sessuale e, inoltre, sulle condizioni dell'osso ioide che potrebbe rivelare se vi sia stato uno strangolamento o meno.