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La morte di Sara Lemlem Ahmed

Morte di Sara Lemlem, il compagno: “Aveva dei demoni interiori che non siamo riusciti a sconfiggere”

Ancora dubbi sul caso di Sara Lemlem, la donna trovata morta in un cantiere a Vigevano: “Non se lo meritava. L’unica cosa che mi fa male è che Sara non ci sia più”, ha raccontato il compagno.
A cura di Ilaria Quattrone
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Sul caso di Sara Lemlem, vi sono ancora molti dubbi e perplessità. La maggior parte di questi saranno sicuramente chiariti dall'esito dell'autopsia. In particolare modo se la donna, trovata nell'ascensore di un cantiere di Vigevano, sia stata uccisa o se si sia trattato di un incidente o ancora di un gesto estremo. Sul caso indaga la Procura di Pavia che ha aperto un fascicolo contro ignoti. All'interno compare come parte offesa anche il compagno di Sara, Corrado Mannato. Con lui anche la sorella e la madre della 40enne.

Nel 2019 si era allontanata dall'Olanda

Alla trasmissione "Chi l'ha visto?", in onda su RaiTre, l'uomo ha raccontato che quanto accaduto a Sara era quanto temeva dall'inizio: "Non se lo meritava. L'unica cosa che mi fa male è che Sara non ci sia più". Non era la prima volta che la donna faceva perdere le sue tracce: già nel 2019 si era allontanata dall'Olanda senza dire nulla. Anche all'epoca aveva un compagno, a cui aveva raccontato di avere un'amica che poi si è rivelata essere inesistente. Anche a Corrado aveva raccontato di avere un'amica, una tale Adriana che però non si è mai palesata. Con lei avrebbe trascorso il pomeriggio prima di scomparire nel nulla.

La madre in Olanda e la sorella in Belgio

Sempre a Corrado aveva raccontato che i genitori erano scomparsi, ma grazie alle indagini è emerso che la madre vive ancora in Olanda mentre la sorella in Belgio: "Aveva dei demoni interiori che non so da dove vengono e che non siamo riusciti a sconfiggere". La sera della scomparsa, i due avevano avuto una lite. Dopo la discussione, la donna era uscita da casa senza portare nulla con sé né i documenti né le chiavi: In quel momento lì era arrabbiata. Per questo ho deciso di lasciarla sbollire. Non avrei dovuto, ma con il senno del poi siamo tutti bravi".

Mannato: Voglio che venga fatta chiarezza

Corrado Mannato ipotizza anche che qualcuno possa averle fatto del male: "Mi sembra più probabile che nella sfortuna, che Sara non era lucida e che abbia incontrato qualcuno che possa averne approfittato in qualche maniera. Era molto magra, facilmente nascondibile, trasportabile. Quando lo dico è una cosa assurda". Sul corpo di Sara però non sembrerebbero esserci segni di un tentativo di violenza sessuale. L'autopsia rivelerà se le fratture che la donna ha riportato siano compatibili con la caduta. Nel caso in cui qualcuno possa aver provocato la morte di Sara, allora secondo il compagno si tratterebbe "di una bestia. Chi ha fatto del male a Sara è una bestia. Anzi, le bestie sono migliori. Non so se lui, lei o loro possano provare rimorso o paura". L'ultimo appello che lancia è che venga fatta chiarezza: "È un modo per dare giustizia a chi non c'è più".

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